Figuraccia di Crunchyroll: cos'ha mandato in onda

Crunchyroll criticata per sottotitoli generati da AI in un anime, con errori gravi che sollevano dubbi sull'uso dell'AI nella localizzazione.
Figuraccia di Crunchyroll: cos'ha mandato in onda

Crunchyroll, la celebre piattaforma di streaming per anime, è al centro di una bufera mediatica dopo aver mandato online degli episodi con sottotitoli generati dall’AI. Gli episodi della nuova serie “Necronomico and the Cosmic Horror Show” sono stati trasmessi con traduzioni palesemente errate, suscitando l’indignazione degli abbonati e accendendo un dibattito sui limiti dell’intelligenza artificiale applicata alla localizzazione dei contenuti.

ChatGPT said…

Gli screenshot degli errori nei sottotitoli, tra cui nomi di personaggi storpiati, frasi incoerenti e persino riferimenti diretti a ChatGPT, sono rapidamente diventati virali. La situazione ha trasformato quella che doveva essere una novità potenzialmente rivoluzionaria, e vantaggiosa per gli utenti, in un caso di studio sulle criticità dell’uso dell’AI nella localizzazione.

Beyond disappointed to find Necronomico and the Cosmic Horror Show’s subs on @crunchyroll.com are blatantly and openly ChatGPT.

This is not acceptable. How can we be expected to pay for a service that clearly doesn’t care about the quality of its products?

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— Pixel (@pixeldoesthings.bsky.social) Jul 1, 2025 at 20:10


L’episodio risulta ancora più imbarazzante alla luce delle dichiarazioni pubbliche del presidente di Crunchyroll, Rahul Purini. Solo lo scorso aprile, Purini aveva garantito che l’azienda non avrebbe impiegato l’intelligenza artificiale nei processi creativi, una promessa che gli utenti si aspettavano fosse estesa anche alla localizzazione.

Secondo Crunchyroll, i sottotitoli problematici sarebbero stati prodotti da un partner giapponese e caricati sulla piattaforma senza i consueti controlli di qualità, rivelando una falla significativa nei processi interni dell’azienda.

AI per le traduzioni automatiche? 

La localizzazione di contenuti giapponesi è una sfida complessa che richiede non solo competenze linguistiche, ma anche una profonda comprensione del contesto culturale e narrativo. Mentre un traduttore umano può cogliere sfumature, umorismo e riferimenti culturali, un algoritmo spesso fallisce in queste aree.

Paradossalmente, molti utenti hanno osservato che persino i comuni traduttori automatici avrebbero prodotto risultati migliori. “Ho guardato solo due minuti e ho trovato errori che Google Translate non avrebbe mai fatto”, ha dichiarato un abbonato deluso.

Hey now, show some respect for the most storied of all anime subbers: Translator’s name

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— Viridian | Oguri Cap-pa Mikey (@viridianjcm.bsky.social) Jul 1, 2025 at 20:27

Questa situazione ha riacceso l’interesse per i “fansub“, sottotitoli creati da appassionati che, fino a qualche anno fa, rappresentavano l’unica alternativa per molti fan degli anime. Ironia della sorte, proprio Crunchyroll aveva contribuito a rendere obsoleta questa pratica offrendo contenuti ufficiali di alta qualità. Ora, con la fiducia degli utenti in crisi, la piattaforma rischia di vedere un ritorno a questa forma di traduzione amatoriale.

L’incidente non è solo un problema per Crunchyroll, ma rappresenta un campanello d’allarme per l’intera industria dello streaming specializzato. In un momento in cui l’anime sta vivendo una popolarità senza precedenti a livello globale, errori come questo potrebbero minare la credibilità del settore.

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