Edge basato su Chromium: le novità in arrivo e i motivi delle scelte Microsoft

Durante una serie di interviste, i manager Microsoft spiegano perché l'azienda ha scelto Chromium per il nuovo Edge. Joe Belfiore anticipa anche le novità che a breve saranno inserite nel browser.

Durante la conferenza Build 2019 Microsoft ha parlato del nuovo browser Edge per Windows 10 basato su Chromium.
I portavoce della società di Redmond hanno confermato l’introduzione della “modalità Internet Explorer” che verrà incontro alle esigenze delle aziende facenti uso di applicazioni legacy incompatibili con i browser più moderni. L’imminente introduzione della novità era già emersa nei giorni scorsi: Il nuovo Edge basato su Chromium: compatibilità con IE, macOS e Linux.

Diversamente da quanto accadeva in passato, Edge si aggiornerà frequentemente guadagnando nuove funzionalità, oltre a ricevere tutti gli aggiornamenti in termini di sicurezza.

Joe Belfiore (Microsoft) ha svelato che le aziende potranno personalizzare in profondità il comportamento di Edge, ad esempio aggiungendo loghi e slogan, anche se la novità più importante è quella che al momento viene presentata con l’appellativo Collection. Essa permette agli utenti di raccogliere in un unico contenitore intere pagine web, immagini, testi, link e così via.
Basterà un semplice drag and drop per usare Collection e ogni elemento sarà referenziato con l’indicazione della fonte da cui è stato estrapolato.
L’integrazione con Word ed Excel sarà strettissima con la possibilità di trasferire i dati acquisiti dal web direttamente su documenti e fogli elettronici, anche in formato strutturato.

Belfiore ha aggiunto che Edge provvederà anche a bloccare più efficacemente tutti quegli elementi che vengono utilizzati per tracciare il comportamento online degli utenti. Diverse modalità (tre nel complesso) permetteranno di rendere Edge più o meno severo nei confronti di ciascun sito web visitato.

Perché Microsoft ha deciso di lanciare un nuovo browser e usare Chromium

Secondo quanto riferiscono i portavoce Microsoft, l’impulso sarebbe arrivato da Satya Nadella che – dal 2015 al 2017 – non ha rilevato sostanziali passi in avanti per quanto concerne Edge.
Belfiore osserva che quello che sta ormai diventando “il vecchio Edge” si è conquistato una reputazione “mista”, sia pareri positivi che negativi. Il web, però, stava e sta andando nella direzione di Chrome/Chromium ed era quindi importante tenerlo ben presente.

Qualcosa andava fatto e in Microsoft si è partiti con lo stilare pregi e difetti di Edge. La compatibilità è rimasta da sempre una spina nel fianco per i browser dell’azienda di Redmond e la società, con il nuovo Edge, ha voluto presentare un prodotto che supera il concetto di UWP introdotto di fatto con Windows 10 e che diventa utilizzabile su tutte le versioni di Windows (Windows 7 e Windows 8.1 compresi).

Prima di scegliere Chromium come base per il nuovo Edge, Belfiore confida che si sono susseguiti – nel corso di mesi – diversi incontri con lo stesso Bill Gates, con Kevin Scott (CTO ex Linkedin), Reid Hoffman e Nat Friedman, attuale CEO di GitHub.

Il passaggio a Chromium è stato deciso a settembre 2018, quando Nadella ha “firmato” personalmente il cambio di rotta, convinto com’è dell’importanza e del ruolo dell’opensource e del software libero nel panorama attuale.

La scelta di Microsoft è quindi figlia della volontà di partecipare alla comunità, una nuova conferma dello spirito di un’azienda che da anni sta abbracciando a tutti i livelli la filosofia opensource. A conferma di come le relazioni tra Google e Microsoft siano migliorate e “maturate” nel corso degli anni, gli ingegneri delle due aziende si sono accordati per un protocollo comune per ciò che riguarda l’invio dei contributi della società di Nadella al fine dell’evolversi del progetto Chromium.
Secondo quanto riferito i tecnici che si dedicano a Chromium e il personale Microsoft starebbero oggi lavorando spalla a spalla per risolvere alcune problematiche ancora oggetto di intervento.

La voce fuori dal coro resta Mozilla che non gradisce la mossa di Microsoft e ritiene che il Web, semmai, sia destinato a diventare più chiuso e conforme alle regole dettate da pochi. “Non possiamo avallare la tesi che l’implementazione proposta da Google sia l’unica possibile e l’unica che gli utenti debbano avere a disposizione. Proprio per ampliare l’offerta e aprire il web abbiamo sviluppato Firefox ed è per questo che continueremo a combattere per un Web davvero aperto“, si commenta dalla fondazione.

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