EPYC 8004 Siena, CPU AMD fino a 64 core Zen 4c

AMD chiude il cerchio con la presentazione delle nuove CPU EPYC 8004 Siena per edge e communication server. L'azienda ha investito sull'efficienza energetica, sulla versatilità e sulla personalizzazione proponendo processori che integrano fino a 64 core Zen 4c.
EPYC 8004 Siena, CPU AMD fino a 64 core Zen 4c

Erano attesi già da diverse settimane e oggi AMD ha tolto il velo dai suoi nuovi processori EPYC 8004 Siena. Si tratta di CPU che si presentano nel nuovissimo fattore di forma SP6, racchiudono fino a 64 core Zen 4c e dispongono di un sottosistema di memoria DDR5 a sei canali. I processori EPYC Siena sono progettati per server edge e di comunicazione che necessitano di esprimere prestazioni I/O avanzate e un’efficienza energetica ai massimi livelli.

I server edge sono sistemi posizionati in prossimità dell’utente finale o dei dispositivi che richiedono l’elaborazione dei dati. Sono utilizzati per ridurre la latenza e migliorare la velocità di risposta delle applicazioni e dei servizi. Il loro utilizzo è comune negli scenari come l’Internet delle Cose (IoT) e le reti di telecomunicazioni. Infatti, AMD propone questi primi processori EPYC Siena anche per le macchine vocate alla gestione delle comunicazioni di rete, inclusi servizi come chiamate vocali, messaggi e traffico dati. Possono anche essere utilizzati per il routing e la gestione dei dati all’interno di una rete.

I portavoce di AMD spiegano che gli EPYC 8004 sono installabili su piattaforme a socket singolo, in un pacchetto ottimizzato per soddisfare le esigenze infrastrutturali con vincoli di spazio e consumo energetico.

Con il lancio dei processori Siena, AMD completa il portafoglio EPYC di quarta generazione: l’offerta si snoda infatti tra le CPU per server generici (Genoa), elaborazione ad alte prestazioni (Genoa-X), cloud native (Bergamo) e Intelligent Edge (Siena).

Processori EPYC 8004 Siena visti da vicino

I processori Siena, seppur basati sulla piattaforma SP6, riutilizzano i componenti principali delle CPU Bergamo per server ad alta densità, come quattro chiplet Zen 4c a 16 core. Il processore in sé può integrare da 8 a 64 core con clock da 2,0 a 3,10 GHz e un TDP compreso tra 80W e 200W. I processori possono essere configurati per ottenere un TDP fino a 225W o, viceversa, ridurre tale valore fino a 70W, con evidenti benefici in termini di consumo energetico.

Sebbene i core Zen 4c di AMD siano più piccoli e meno affamati di energia rispetto ai core Zen 4, supportano lo stesso set di funzionalità dei “fratelli maggiori” e sono quindi in grado di eseguire anche applicazioni ottimizzate, ad esempio, per l’utilizzo di set di istruzioni come AVX-512.

AVX-512 si concentra sulla capacità di eseguire operazioni su vettori di dati di dimensioni molto grandi, ovvero con una larghezza di 512 bit. La vettorizzazione avanzata è utile in applicazioni che richiedono un’elevata capacità di elaborazione, come il calcolo scientifico, la grafica, l’intelligenza artificiale e il machine learning.

Gli EPYC 9004 offrono prestazioni più elevate ma nel caso della nuova serie 8004 la società guidata da Lisa Su non ha evidentemente voluto puntare sulla “forza bruta”, quindi sulle performance grezze. Quelli appena presentati sono processori che non devono sapere far velocemente tutto quindi non sono propriamente mainstream. Viceversa, sono meno costosi e ottimizzano l’efficienza energetica.

Le prestazioni per Watt confrontate con la concorrenza

Per i tecnici AMD, gli EPYC 8004 Siena assicurano prestazioni per Watt fino a 2 volte migliori rispetto ai concorrenti (Xeon Platinum 8490H, Xeon Platinum 8471N). Come riferimento, viene pres in esame il benchmark SPECpower_ssj2008, incentrato sulla misurazione dell’efficienza energetica dei server in un contesto di carico di lavoro del mondo reale (esecuzione di applicazioni server in Java). Nelle attività di codifica video, un EPYC 8324P mostra prestazioni per core fino a 1,16 volte migliori rispetto ad esempio all’Intel Xeon 6421N a 32 core.

Le CPU EPYC 8004 Siena supportano 96 linee PCIe 5.0, di cui 48 compatibili con il protocollo CXL 1.1+ per gestire acceleratori avanzati (per l’inferenza nell’ambito dell’intelligenza artificiale o per altre applicazioni) o espansioni di memoria.

Oltre che approvate su Microsoft Azure, le nuove CPU sono ai blocchi di partenza nei server edge di Dell, Lenovo e Supermicro.

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