Il valore di Ethereum (ETH) mostra segni negativi dopo settimane di pressione ribassista innescata dal calo di Bitcoin.
Dopo aver perso il supporto dei 4.000 dollari, la seconda criptovaluta per market cap sta testando livelli tecnici delicati, alimentando i timori di una correzione più profonda.
Negli ultimi giorni, ETH si è mosso in un range compreso tra 3.700 e 3.800 dollari, un’area considerata cruciale per valutare la direzione del prossimo trend. Al momento, ETH viene scambiato a circa 3.300 dollari, dopo un calo del 5% registrato negli ultimi 7 giorni.
La dinamica “hunting” indica un possibile rimbalzo
Diversi analisti tecnici hanno espresso opinioni contrastanti sull’evoluzione del prezzo, oscillando tra l’ipotesi di un rimbalzo temporaneo e quella di un top ciclico già raggiunto.
Secondo Melikatrader, Ethereum avrebbe completato una cosiddetta liquidity sweep attorno ai 3.700 dollari, spesso indicativa di un esaurimento della pressione di vendita e di un possibile rimbalzo tecnico.
Questa dinamica, definita anche come “hunting”, potrebbe costituire una base per un recupero a breve termine, con obiettivi localizzati nella zona di offerta tra 4.080 e 4.180 dollari.
Il movimento laterale osservato in queste ore rafforza l’idea di un consolidamento, ma lo stesso analista invita alla prudenza: la struttura di mercato di Ethereum resta prevalentemente ribassista.
Con la trendline ascendente ancora sotto pressione, ETH potrebbe incontrare resistenza intorno ai 4.100 dollari, punto oltre il quale i venditori potrebbero riprendere il controllo, riportando il valore sotto i 4.000 dollari.
Possibile massimo del ciclo attuale
L’analista CRYPTO Damus presenta una visione meno ottimista che considera l’attuale andamento di Ethereum simile ai massimi ciclici del 2018 e del 2021.
L’esperto ha confrontato i grafici settimanali dei precedenti cicli rialzisti, evidenziando pattern quasi identici: una sequenza di candele verdi seguite da rosse, spesso preludio all’inizio di una fase di mercato orso.
Damus non esclude che il mercato possa deviare parzialmente dai modelli storici, ma nel caso in cui il parallelismo venisse confermato, Ethereum potrebbe aver già raggiunto il massimo del ciclo attuale.
Questo implica la fine della sua fase rialzista e l’inizio di una nuova fase di correzione nei mesi a venire.
Un punto critico per Ethereum
In generale, il quadro complessivo suggerisce un momento di transizione delicata per Ethereum, sospeso tra l’ipotesi di un recupero tecnico e il rischio di un’inversione strutturale.
L’incapacità di riconquistare stabilmente i 4.000 dollari manterrebbe la pressione ribassista sul breve periodo, mentre un breakout convincente sopra i 4.180 dollari rappresenterebbe il primo segnale di forza.
In un contesto di alta volatilità e incertezza macroeconomica, i trader stanno cercando di differenziare il proprio portafoglio per limitare le perdite, puntando anche su token emergenti.
Tra questi, uno dei più promettenti è Bitcoin Hyper. Si tratta di un progetto che ha come obiettivo la creazione di una rete Layer-2 su Bitcoin. Vediamo quali sono le sue caratteristiche principali qui di seguito.
Bitcoin Hyper: un ecosistema per facilitare le operazioni con BTC
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Bitcoin è la criptovaluta più importante e conosciuta, ma effettivamente rispetto ad Ethereum e altre altcoin, non ha una sua vera utilità oltre a quella di “bene rifugio”.
Bitcoin Hyper vuole rendere il BTC utilizzabile all’interno di un ecosistema decentralizzato, dove gli utenti possono usarlo per fare staking ed eseguire operazioni veloci con costi ridotti.
Inoltre, sulla Layer-2 gli sviluppatori potranno creare dApp e funzionalità DeFi legate al Bitcoin. La mainnet e la Layer-2 saranno collegate da un sistema di bridging multidirezionale che consente di spostare i BTC liberamente.
Il processo inizia con il deposito di BTC su un indirizzo Bitcoin designato, monitorato dal Canonical Bridge del protocollo.
Come funziona Bitcoin Hyper
Attraverso il Bitcoin Relay, uno smart contract basato sulla Solana Virtual Machine (SVM), vengono verificate le intestazioni dei blocchi e le prove delle transazioni. Una volta completata la verifica, una quantità equivalente di BTC viene coniata sul Layer-2 di Bitcoin Hyper in modo trustless, senza intermediari o custodi centralizzati.
Sul secondo livello, gli utenti possono inviare e ricevere BTC con finalità quasi istantanea, partecipando a operazioni più complesse come staking, yield farming o scambi decentralizzati.
L’impiego della SVM garantisce scalabilità elevata, tempi di conferma ridotti e costi di transazione minimi, aprendo la rete Bitcoin a un ecosistema DeFi completo. Le transazioni elaborate su Layer-2 vengono periodicamente raggruppate e compresse tramite zero-knowledge proof (ZK), che ne attestano la validità mantenendo la privacy dei dati.
Lo stato della rete viene quindi sincronizzato con la blockchain principale di Bitcoin, per mantenere la sicurezza. In caso di prelievo, l’utente invia una richiesta dal Layer-2. In seguito, il sistema genera una prova crittografica per il bridge, con l’importo corrispondente rilasciato sulla rete Bitcoin (Layer-1).
Il token HYPER
Per pagare i costi di commissione sulla Layer-2, si potrà usare il token nativo HYPER, venduto al momento in presale a un valore accessibile.
Il token HYPER si potrà mettere in staking su Ethereum sin dalla presale, per ottenere ricompense passive basate su un APY dinamico.
In futuro, il team di Bitcoin Hyper intende creare un wallet dedicato e un block explorer, per potenziare l’ecosistema, dando diritti di governance ai titolari del token HYPER.
Per promuovere il progetto, verranno organizzati degli airdrop di token HYPER distribuiti agli investitori.
I trader interessati possono seguire questa pratica guida per comprare Bitcoin Hyper in presale.
In collaborazione con ClickOutMedia
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