Btrfs (B-tree File System) è un file system avanzato progettato per Linux, nato con l’obiettivo di offrire funzionalità moderne come snapshot, compressione trasparente, sottovolumi, controllo dell’integrità dei dati e supporto nativo per RAID. In un altro articolo abbiamo spiegato perché Btrfs è sempre più usato in ambito server, nei NAS professionali (come Synology e QNAP), nei sistemi Linux avanzati in cui è richiesta un’elevata affidabilità e flessibilità nella gestione dei dati.
In ambienti misti o durante operazioni di recupero dati, può nascere l’esigenza di accedere a un’unità Btrfs da un sistema Windows. Questo accade, ad esempio, quando si collega un disco esterno formattato in Btrfs a un PC Windows, quando si gestiscono backup da NAS Linux-based o si lavora con immagini disco provenienti da macchine Linux. Poiché Windows non supporta nativamente Btrfs, è necessario ricorrere a strumenti software specifici per leggere e scrivere su queste unità, garantendo l’accesso ai dati senza comprometterne l’integrità.
Usare il driver WinBtrfs per gestire unità Btrfs in Windows 10 e 11
WinBtrfs è un progetto open source che consente a Windows di riconoscere e gestire volumi formattati in Btrfs, offrendo un livello di compatibilità sorprendentemente ampio rispetto ad altri strumenti disponibili. Sviluppato attivamente su GitHub, WinBtrfs si presenta come un driver di file system installabile nel sistema, permettendo il montaggio automatico delle partizioni Btrfs direttamente all’avvio e l’accesso ai dati tramite Esplora file, proprio come con qualsiasi altra unità locale.
Una delle sue caratteristiche distintive è il supporto completo alla scrittura, con il supporto per le funzionalità avanzate di Btrfs, per la compressione trasparente (zlib, lzo, zstd), per RAID 0/1/10 e la gestione degli snapshot.
Nonostante l’elevata maturità del progetto, consigliamo comunque di usare massima prudenza nell’utilizzo in scrittura su volumi critici, soprattutto in ambito di produzione o quando si lavora con dati particolarmente importanti. Per gli scenari di sola lettura o di recupero file, WinBtrfs si dimostra una delle soluzioni più affidabili e complete oggi disponibili su piattaforma Windows.
Installazione e utilizzo di WinBtrfs
Per iniziare a usare WinBtrfs, è sufficiente scaricarne la versione più aggiornata dalla pagina di download. Al termine dell’installazione, dopo il riavvio di Windows, i volumi Btrfs saranno visibili come normali dischi in Esplora file.
Come consigliato in precedenza, è comunque preferibile usare la modalità sola lettura se si accede a dati importanti per evitare corruzioni accidentali.
Gli sviluppatori osservano che con le ultime versioni di Windows 10 e con Windows 11, Microsoft ha introdotto requisiti più onerosi per le firme digitali. Per usare quindi WinBtrfs con Secure Boot attivato, potrebbe essere necessario digitare cmd nella casella di ricerca del sistema operativo, scegliere Esegui come amministratore quindi digitare quanto segue e riavviare la macchina:
reg add HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\CI\Policy /v UpgradedSystem /t REG_DWORD /d 1 /f
In alternativa, si può sempre disattivare Secure Boot nelle impostazioni del BIOS UEFI. Premendo Windows+X
quindi selezionando Gestione dispositivi, all’interno del ramo Volumi di archiviazione, si dovrebbero trovare le voci Btrfs controller e Btrfs volume.
Accedere alle partizioni Btrfs con WSL, Windows Subsystem for Linux
Come abbiamo raccontato in altri articoli, WSL si sta sempre più rivelando il trait d’union tra Windows e le principali distribuzioni Linux. Altrove abbiamo spiegato perché è importante conoscere WSL mentre in un altro approfondimento lo abbiamo presentato anche come alternativa gratuita a DiskInternals Linux Reader per estrarre dati da partizioni ext Linux.
Per rendere visibile un’unità Btrfs al sistema operativo Linux installato in una macchina WSL, basta premere Windows+X
e scegliere Windows PowerShell (amministratore) in Windows 10 o Terminale (Admin) in Windows 11.
Il comando seguente, consente di ottenere un elenco sintetico dei dischi fisici rilevati dal sistema:
wmic diskdrive list brief
Servendosi delle informazioni riportate nella colonna DeviceID, si deve individuare l’unità Btrfs da montare. Esempio:
wsl --mount \\.\PHYSICALDRIVE0 --bare
Adesso si può passare alla finestra di WSL e impartire il comando che consente di ottenere la lista dei dispositivi a blocchi presenti, insieme con l’indicazione del rispettivo file system:
lsblk -o +FSTYPE
Annotato l’identificativo della partizione (esempio: /dev/sdX
) corrispondente all’unità formattata Btrfs, basta digitare quanto segue:
sudo mkdir /mnt/btrfs
sudo mount -t btrfs /dev/sdX /mnt/btrfs
A questo punto, il contenuto dell’unità Btrfs diventa immediatamente accessibile dalla macchina WSL e dalla sottostante installazione di Windows premendo Windows+R
quindi digitando \\WSL$
.