Vuoi salvare comodamente le foto del tuo telefono senza affidarti a servizi cloud commerciali? Ci sono varie soluzioni, ma molte richiedono tempo, configurazioni complesse o strumenti aggiuntivi come l’uso di VPN o DNS dinamici, ad esempio un’istanza personale di Nextcloud o Immich, l’alternativa open source a Google Foto. Per pochi scatti, però, questo approccio può risultare esagerato. Un’alternativa leggera, semplice e sicura è Syncthing combinato con una scheda Raspberry Pi, che consente di creare un archivio di sincronizzazione privato, senza dipendere da Google Foto da altri servizi di terze parti.
Abbiamo visto cos’è e come funziona Syncthing: può essere installato su qualsiasi PC o server, ma Raspberry Pi offre alcuni vantaggi: è economico, silenzioso, poco energivoro e sempre pronto a funzionare come server domestico. Può restare acceso 24/7 senza consumare molta elettricità, cosa ideale per un archivio di foto sempre accessibile.
Cos’è Raspberry Pi OS e come installarlo
Raspberry Pi OS è il sistema operativo ufficiale per Raspberry Pi. Basato su Debian, è leggero, stabile e ottimizzato per l’hardware del single-board computer. Include tutti gli strumenti necessari per iniziare a utilizzare il dispositivo come server domestico, computer da scrivania o, nel nostro caso, archivio di sincronizzazione.
Per iniziare, basta dotarsi di una Raspberry Pi, scaricare Raspberry Pi OS dal sito ufficiale e preparare una scheda microSD (almeno 16 GB consigliati). A questo punto si può usare lo strumento chiamato Raspberry Pi Imager per scrivere il sistema operativo sulla scheda. È consigliato abilitare SSH per gestire la scheda da remoto: abbiamo visto come usare Raspberry Pi senza monitor.
Cos’è Syncthing
Syncthing è un software gratuito e open source progettato per tenere sincronizzati i contenuti di cartelle tra più dispositivi. In pratica:
- Aggiunge nuove foto a tutti i dispositivi collegati.
- Rimuove automaticamente i file cancellati su tutti i dispositivi.
- Aggiorna le modifiche dei file su tutti i dispositivi.
Il programma offre controllo completo della sincronizzazione: è possibile decidere se una cartella debba solo ricevere file o anche inviarli ad altri dispositivi.
La sincronizzazione selettiva permette di impostare il telefono per sincronizzare solo quando si è collegati alla WiFi o attivare lo scambio di dati anche attraverso la rete mobile. Syncthing può anche conservare versioni precedenti dei file modificati e spostare temporaneamente i file cancellati in un “cestino” locale. Tutte le trasmissioni avvengono tramite protocollo TLS crittografato.
Installazione di Syncthing su Raspberry Pi
Come primo passo, è opportuno aggiornare il sistema Raspberry Pi OS:
sudo apt update && sudo apt upgrade -y
Si può quindi aggiungere il repository di Syncthing:
curl -s https://syncthing.net/release-key.txt | sudo apt-key add -
echo "deb https://apt.syncthing.net/raspbian buster main" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/syncthing.list
sudo apt update
L’installazione e l’avvio di Syncthing, infine, si concretizzano con il comando che segue:
sudo apt install syncthing -y
syncthing
A questo punto, è possibile accedere all’interfaccia Web di Syncthing digitando quanto segue nella barra degli indirizzi di un browser (da qualunque dispositivo collegato alla stessa rete locale della Raspberry Pi): <IP-Rasperry-Pi>:8384
.
Configurazione della sincronizzazione delle foto
Dopo aver creato una cartella dedicata alle foto, ad esempio /home/pi/Foto
, dall’interfaccia Web di Syncthing si deve aggiungere la cartella e assegnarle un nome chiaro.
Sullo smartphone o sul PC, è quindi necessario installare Syncthing e collegare il dispositivo al Raspberry Pi, selezionando la stessa cartella come destinazione. Come accennato in precedenza, è possibile definire eventuali restrizioni: sincronizzazione solo in WiFi, versioning dei file e gestione del cestino.
Syncthing è un software multipiattaforma: le varie versioni del programma sono scaricabili dal sito ufficiale del progetto. Va tuttavia tenuto in considerazione che gli sviluppatori hanno interrotto lo sviluppo della versione di Syncthing per Android. Loro stessi caldeggiano l’installazione e l’utilizzo di Syncthing-fork, versione derivata e sviluppata dalla comunità che può essere caricata sui terminali mobili esclusivamente a partire dal file .APK pubblicato su GitHub.
Conclusioni
Usare Syncthing su un single-board computer Raspberry Pi per sincronizzare le foto del telefono offre numerosi vantaggi rispetto alle soluzioni cloud tradizionali.
Innanzitutto garantisce massima privacy e sicurezza, perché i dati rimangono sull’hardware dell’utente senza mai transitare su server esterni. La sincronizzazione è completamente automatica, quindi ogni nuova foto è trasferita senza interventi manuali.
La configurazione è flessibile, permettendo di scegliere quali cartelle sincronizzare, se limitare il sync alla rete WiFi o gestire versioni e cestino dei file. Grazie al basso consumo energetico e all’economicità del Raspberry Pi, la soluzione è efficiente e sempre disponibile, perfetta per chi vuole un archivio privato e affidabile senza complicazioni o costi aggiuntivi.