Gboard introduce la personalizzazione dei font

La nuova beta di Gboard per Android consente di regolare la dimensione del font e non solo: scopri tutte le novità.
Gboard introduce la personalizzazione dei font

La tastiera virtuale rappresenta uno degli strumenti più utilizzati nella quotidianità di chi possiede uno smartphone, diventando spesso il ponte principale tra l’utente e il proprio dispositivo.

In questo scenario, Gboard si distingue come una delle soluzioni più apprezzate e adottate nel panorama Android, grazie a un continuo processo di innovazione che punta a rendere l’esperienza di digitazione sempre più personalizzata e accessibile. L’ultima versione beta introduce una novità attesa da tempo: la possibilità di regolare la dimensione dei font direttamente dalla tastiera, senza dover agire sulle impostazioni generali del telefono.

Questa funzionalità, introdotta con la release 15.9.0.799068799, risponde in modo concreto alle esigenze di chi desidera una personalizzazione della tastiera più profonda, consentendo di adattare la tastiera alle proprie preferenze visive. Il tutto è gestibile attraverso il percorso Preferenze > Dimensione carattere. L’utente può scegliere tra sette livelli preimpostati (85%, 100%, 115%, 130%, 150%, 180% e 200%), trovando così il compromesso ideale tra comfort visivo e spazio occupato sullo schermo.

La nuova beta di Gboard offre ampia personalizzazione

La personalizzazione non si limita però alla sola dimensione: la nuova beta di Gboard consente anche di selezionare il tipo di carattere da utilizzare sulla tastiera.

Oltre al classico font proprietario di Google, ovvero il Google Sans, ora è possibile optare per il font personalizzato di sistema. Questa opzione offre agli utenti la possibilità di uniformare l’aspetto della tastiera con quello del resto dell’interfaccia, garantendo coerenza estetica e una migliore esperienza visiva.

Il rilascio di queste novità avviene tramite un rollout graduale, che coinvolge inizialmente un gruppo ristretto di utenti iscritti al programma beta. Questo approccio permette agli sviluppatori di raccogliere feedback preziosi e di ottimizzare ulteriormente le nuove funzioni prima della distribuzione su larga scala. È probabile che, nei prossimi mesi, queste opzioni diventino disponibili per tutti gli utenti Android, segnando così uno standard che potrebbe essere presto adottato anche da altre tastiere virtuali.

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