Gemini introduce nuova funzione per gli appassionati di musica

Google Gemini ora riconosce le canzoni su Android. Scopri come funziona la nuova funzione di identificazione musicale, anche tramite canticchio.
Gemini introduce nuova funzione per gli appassionati di musica

Un aggiornamento significativo nell’ecosistema tecnologico di Google Gemini sta attirando l’attenzione degli utenti Android. La recente integrazione del riconoscimento musicale nell’assistente virtuale rappresenta un ritorno a una funzionalità tanto apprezzata, precedentemente disponibile solo su specifici dispositivi come i telefoni Pixel.

Con l’introduzione di questa funzionalità, Google mira a colmare un vuoto lasciato nel passaggio dall’Assistente Google a Gemini, ripristinando la possibilità di identificare brani tramite l’ascolto diretto o il semplice canticchiare di un pezzo. Questa opzione offre una soluzione alternativa a servizi di terze parti come Shazam, sfruttando il motore di ricerca musicale interno di Google per garantire risultati accurati e affidabili.

L’utilizzo della sistema di identificazione canzoni è stato progettato per essere immediato e user-friendly. Gli utenti possono accedere al comando “Cerca una canzone” direttamente dall’interfaccia principale di Gemini. Dopo aver premuto il pulsante, l’assistente ascolta e analizza la melodia, restituendo risultati con percentuali di corrispondenza che indicano la probabilità di un’identificazione corretta. Sebbene l’accuratezza sia maggiore con brani riprodotti rispetto a melodie canticchiate, questa funzione si rivela comunque un’opzione versatile e pratica per gli utenti meno esperti o con esigenze particolari.

Riconoscimento musicale e non solo: l’evoluzione di Gemini

L’implementazione del riconoscimento musicale non è solo un’aggiunta tecnica, ma un passo strategico per consolidare Gemini come assistente virtuale di riferimento. Questa caratteristica si affianca ad altre capacità avanzate dell’assistente, come l’analisi di contenuti video direttamente sul dispositivo.

Un aspetto interessante è che l’aggiornamento non è stato accompagnato da un annuncio ufficiale, ma è stato gradualmente reso disponibile, come segnalato da diversi utenti. Questa strategia silenziosa potrebbe riflettere l’approccio di Google nel testare nuove funzionalità prima di una distribuzione più ampia e ufficiale.

In un mercato competitivo come quello degli assistenti virtuali, la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze degli utenti è fondamentale. Con l’integrazione del riconoscimento musicale, Google dimostra ancora una volta la sua capacità di innovare e rispondere alle richieste degli utenti, recuperando funzionalità apprezzate e integrandole in una piattaforma già ricca di strumenti avanzati.

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