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Il 17 settembre 2025, il progetto GNOME ha presentato ufficialmente GNOME 49, nome in codice “Brescia”, in onore della città italiana che ha ospitato l’ultima edizione di GUADEC (GNOME Users And Developers European Conference), conferenza annuale europea ufficiale, dove sviluppatori, designer e utenti si incontrano per discutere novità, roadmap, sviluppo delle applicazioni e questioni avanzate dalla comunità.
GNOME è uno dei principali desktop environment per Linux e sistemi Unix-like, ovvero l’interfaccia grafica che consente all’utente di interagire con il sistema operativo attraverso finestre, menu, pannelli e applicazioni. Nato nel 1997 come alternativa libera e moderna, GNOME punta a offrire usabilità, accessibilità e coerenza estetica. Utilizza le librerie GTK (GIMP Toolkit) per costruire le sue applicazioni e il window manager Mutter per gestire finestre e compositing grafico, supportando anche l’architettura moderna di Wayland.
Un software come GNOME è scelto come ambiente desktop predefinito in molte distribuzioni Linux di rilievo: Fedora Workstation, Debian (GNOME edition), Ubuntu (fino a Ubuntu 22.04 LTS in GNOME Shell), openSUSE (Leap e Tumbleweed, versione GNOME).
Innovazioni principali di GNOME 49
Una delle novità più visibili è Showtime, che sostituisce Totem come lettore video predefinito. Basato su GTK 4 e libadwaita, Showtime offre un’interfaccia moderna e minimale, con controlli che appaiono solo quando necessario, garantendo un’esperienza immersiva e priva di distrazioni.
Tra le funzionalità chiave troviamo la possibilità di riprodurre i contenuti a velocità regolabile, il supporto per tracce audio e sottotitoli multipli, rotazione video e cattura screenshot.
GNOME 49 rinnova anche il visualizzatore di documenti predefinito che diventa Papers, sostituendo il precedente Evicnce. Oltre a migliorare le prestazioni, Papers introduce la possibilità di inserire annotazioni nei PDF e supporta le firme digitali. È compatibile, inoltre, con un ampio ventaglio di formati: PDF, DjVu, TIFF e CBR/CBZ/CBT/CB7. Papers integra anche funzioni di organizzazione dei documenti e ricerca molto più veloci.
Il calendario GNOME ha subito un restyling completo per migliorare accessibilità e adattabilità: navigazione completa tramite tastiera e supporto per tecnologie assistive, interfaccia modulare con possibilità di nascondere la sidebar e adattarsi a finestre di dimensioni diverse, esportazione eventi in formato ICS e leggibilità ottimizzata delle informazioni.
Il browser Web Epiphany riceve oltre 100 correzioni e nuove funzionalità, tra cui un ad-blocker migliorato (con liste regionali attivabili opzionalmente), un menu contestuale per siti specifici, l’indicazione del tempo di lettura stimato in reader mode, una migliore gestione della sicurezza, una ricerca migliorata.
Maps introduce icone localizzate per stazioni e autostrade, etichette interattive e profili OSM con foto.
Flatpak, sfondi HDR e Desktop remoto
La gestione software migliora sensibilmente. La versione 49 dell’app Software si concentra su significativi miglioramenti delle prestazioni.
Uno dei principali colli di bottiglia era il parsing di grandi quantità di dati provenienti dai repository Flatpak, come Flathub. Con il nuovo aggiornamento, il processo di lettura e indicizzazione dei pacchetti risulta ottimizzato, riducendo notevolmente l’uso della memoria e velocizzando la gestione delle informazioni.
Gli utenti di GNOME 49 possono così contare su un’esperienza più reattiva e fluida, con tempi di caricamento inferiori durante la navigazione e la ricerca di applicazioni, anche su sistemi con risorse hardware limitate.
Il desktop environment offre una nuova gamma di wallpaper HDR compatibili con la gamma Display P3 (spazio colore più ampio rispetto al classico sRGB, utilizzato in molti schermi moderni come quelli di Apple e alcuni monitor HDR), grazie al miglioramento di Mutter e al backend Glycin. Questi sfondi supportano 16 bit per canale RGB, garantendo colori e contrasti senza precedenti.
GNOME 49 estende anche le funzionalità di Desktop remoto con il supporto per gli input multitouch; input mouse relativo per applicazioni e giochi (movimenti del mouse trasmessi come variazioni di posizione anziché come coordinate assolute sullo schermo); monitor virtuali aggiuntivi, anche in assenza di display fisici collegati.
Tra innovazione e ostacoli: le difficoltà dello sviluppo GNOME
Il rilascio di GNOME 49 non cancella, d’un colpo, tutte le problematiche vissuto dal progetto nel corso degli ultimi anni.
Molti utenti e sviluppatori hanno percepito GNOME come troppo “verticale” nelle sue scelte di design, poco aperto a compromessi con distribuzioni o progetti terzi. L’interfaccia di GNOME Shell, ad esempio, ha introdotto cambiamenti radicali (eliminazione del pannello tradizionale, nuovi workflow) che hanno spinto parte della community a creare fork come Cinnamon e MATE.
Soprattutto fino a GNOME 40, il desktop environment era spesso criticato per pesantezza e uso elevato di memoria. Negli ultimi rilasci ci sono stati miglioramenti, ma la percezione generale è quella di un ambiente desktop più “esigente” rispetto a KDE Plasma e XFCE.
Alcuni mantainer di applicazioni hanno lamentato difficoltà nell’adattarsi rapidamente alle linee guida GNOME, che cambiano di versione in versione (ad esempio il passaggio da GTK3 a GTK4 e poi a libadwaita ha richiesto spesso grossi refactoring). libadwaita centralizza il design system di GNOME, ma la libreria è vista da alcuni come troppo vincolante per gli sviluppatori, che faticano a mantenere app con un look coerente.
Lo sviluppo di GNOME è portato avanti da GNOME Foundation, che si regge in parte su donazioni e sponsor (come Red Hat). Il progetto rimane robusto, ma allo stesso tempo è esposto a rallentamenti se diminuisce il supporto economico o la disponibilità di contributori chiave.
Detto questo, GNOME resta uno dei desktop environment più influenti e innovativi, con una roadmap chiara (migliorie a Wayland, multitasking, rifiniture su performance e usabilità) e un ecosistema di app che si sta consolidando.
Conclusioni e prospettive future
GNOME 49 “Brescia” non è soltanto un aggiornamento tecnico: rappresenta una sintesi tra innovazione, accessibilità e modernizzazione del desktop Linux, pur mantenendo un dialogo con la comunità e affrontando sfide storiche.
Le novità introdotte in questo rilascio, da Showtime a Papers, dal browser Web alle nuove funzionalità di Desktop remoto, segnano un percorso chiaro verso un ambiente desktop più sicuro, moderno e inclusivo. Allo stesso tempo, la gestione delle performance, l’equilibrio con gli sviluppatori esterni e il consolidamento della comunità rimangono priorità strategiche per garantire la continuità e la rilevanza di GNOME negli anni a venire.