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Se l’obiettivo è trasferire rapidamente file come foto, video o documenti, Quick Share offre un’esperienza immediata e diretta. L’app permette di inviare file a più dispositivi contemporaneamente, semplificando il processo. L’origine di Quick Share risale al 2020, quando Samsung lanciò la propria versione proprietaria per smartphone, basata su tecnologie come WiFi Direct e Bluetooth, mentre Google introdusse nello stesso periodo Nearby Share, una soluzione universale compatibile con tutti i dispositivi Android.
La collaborazione tra Google e Samsung, annunciata a gennaio 2024, ha unificato le due applicazioni, dando vita a un’unica piattaforma chiamata appunto Quick Share. La versione combinata eredita i punti di forza di entrambe le soluzioni: semplicità, rapidità e compatibilità estesa.
La stessa app Quick Share per Windows consente di trasferire file tra PC e dispositivi Android con pochi clic. È possibile utilizzare l’app senza effettuare il login, mantenendo la massima libertà, oppure accedere con un account Google per limitare la condivisione ai soli contatti autorizzati. Una volta configurata, l’app rileva automaticamente i dispositivi nelle vicinanze e permette di inviare o ricevere file in modo immediato, senza la necessità di cavi o servizi cloud esterni.
In arrivo Quick Share su iOS: ecco le prove
Google sembra intenzionata a rendere Quick Share compatibile anche con i dispositivi iOS. L’ultima analisi della versione beta di Google Play Services (25.34.31) ha rivelato indizi concreti che confermano lo sviluppo di questa funzionalità, a distanza di quasi un anno dalle prime indiscrezioni.
Un’attenta analisi del componente di sistema di Android, ha portato alla luce stringhe di codice significative, tra cui la seguente:
<string name="sharing_qr_code_cloud_sign_in_dialog_content">To share end-to-end encrypted files with iPhone and other devices, first sign in</string>
Si tratta di un riferimento esplicito che indica come la condivisione di file con iPhone tramite Quick Share sia effettivamente in fase di sviluppo e che gli utenti dovranno ricorrere a un account Google. È un dettaglio interessante, dato che attualmente Quick Share su Android non richiede l’autenticazione per funzionare tra dispositivi Android.
L’accesso obbligatorio potrebbe servire a gestire la visibilità dei dispositivi e le autorizzazioni tra piattaforme differenti, oppure potrebbe essere una misura necessaria per integrare iOS nella rete Quick Share.
Implicazioni per utenti e aziende
L’arrivo di Quick Share su iOS potrebbe rappresentare un significativo miglioramento dei meccanismi di condivisione file.
Per i professionisti, la funzionalità potrebbe facilitare la collaborazione tra team con dispositivi misti, migliorando l’efficienza e riducendo la dipendenza da soluzioni di terze parti. Per gli utenti consumer, si tratterebbe di una modalità semplice e immediata per inviare documenti, foto e altri file senza ricorrere a cloud esterni o app aggiuntive.
Nonostante le conferme tecniche, Google non ha ancora comunicato una data ufficiale per il rilascio della funzione. La scoperta della stringa riportata in precedenza indica che il progetto è attivo, ma potrebbero essere necessarie ulteriori ottimizzazioni per garantire sicurezza, compatibilità e facilità d’uso tra Android e iOS.