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A fine luglio di quest’anno Google ha rilasciato al grande pubblico una funzione annunciata durante il Google I/O di maggio 2025: si chiama Try On ed è uno strumento basato sull’AI che permette all’utente di provare virtualmente i vestiti che trova in vendita online. Adesso Google annuncia la possibilità di provare anche le scarpe, allargando ulteriormente il raggio d’azione di questa funzione.
Come provare le scarpe su Try On
La prova virtuale delle scarpe su Try On avviene in modo assolutamente identico alla prova dei vestiti: l’utente deve iniziare con una ricerca del prodotto da smartphone, usando la AI Mode (appena arrivata anche in Italia).
Google mostrerà un carosello di foto di prodotti, con i relativi prezzi, sui quali l’utente potrà fare tap per scegliere “Try on“.
A questo punto dovrà scegliere dal telefono una fotografia di sé stesso “in posa” a figura intera, in cui è visibile tutto il corpo, e darla in pasto all’AI, che farà la magia: nel giro di pochi secondo verrà mostrata la stessa foto, ma con il capo d’abbigliamento scelto.
Questo processo può essere ripetuto più volte, con più vestiti, e l’utente potrà vedere anche le precedenti prove per confrontare i vari vestiti, a parità di foto di partenza. In questo modo avrà una sorta di camerino virtuale nel quale potrà provare ogni vestito (e adesso anche ogni paio di scarpe) in vendita su Internet.
La svolta: tracciare il prezzo delle scarpe preferite
Altra cosa interessantissima: come per i vestiti, anche per le scarpe è possibile tenere traccia dei prezzi e ricevere un avviso quando il prezzo raggiunge una certa soglia.
Il sistema è così raffinato da riuscire a tracciare anche un solo specifico colore, o una taglia in particolare, limitando moltissimo il rischio di avvisi inutili.
L’AI farà ancora di più
Durante il Google I/O di maggio, Google ha spiegato che la versione attuale di Try On è solo l’inizio: man mano che la tecnologia diventerà più potente, infatti, potrà fare anche di più.
Negli Stati Uniti, dove il set di funzioni AI viene lanciato sempre mesi prima, è già possibile descrivere con del testo capi d’abbigliamento e accessori e lasciare all’AI il compito di trovare i modelli realmente esistenti sul mercato.
E, se non esistono modelli che soddisfano i requisiti, è persino possibile crearli con l’AI generativa e provarli virtualmente, per vedere “come staremmo” con il capo dei nostri sogni.