Nel mondo della grafica digitale, dominato da soluzioni proprietarie e costose, emerge Graphite, un editor 2D open source progettato per offrire un’alternativa completa e professionale. Nato come strumento vettoriale, Graphite si sta evolvendo rapidamente per coprire anche l’editing raster, la composizione, l’animazione e l’editing fotografico, creando un ecosistema creativo integrato. Ciò che rende Graphite unico è il suo approccio non distruttivo: ogni operazione può essere modificata, condivisa e riutilizzata senza perdere informazioni, aprendo la strada a flussi di lavoro modulari e ripetibili, sia per professionisti che per appassionati.
Con il recente aggiornamento di settembre 2025, che segue un ciclo di sviluppo intenso tra maggio e settembre di quest’anno, il progetto introduce oltre 300 modifiche, risolvendo bug critici e introducendo un’infrastruttura più solida e performante.
Graphite: una suite 2D rivoluzionaria
L’obiettivo dichiarato di Graphite è ambizioso: diventare il “Blender della grafica 2D”. Il progetto combina la versatilità di un editor con la struttura di un motore di gioco, utilizzando un grafo a nodi per rappresentare l’opera come una pipeline di frammenti. L’architettura consente non solo di gestire la grafica in maniera modulare e scalabile, ma anche di integrare facilmente nuove tecnologie e strumenti all’interno dello stesso ecosistema.
In precedenza, il node graph processava un solo elemento alla volta. Con l’aggiornamento di settembre, adesso Graphite gestisce liste di dati, permettendo di applicare effetti vettoriali a gruppi di oggetti simultaneamente, senza limiti imposti dal tipo di dato. La modifica risolve problemi di compatibilità tra nodi e apre la strada a selezioni e trasformazioni più sofisticate, pur richiedendo ulteriori perfezionamenti, come la selezione multipla avanzata dei singoli elementi.
Graphite utilizza una licenza Apache 2.0, scelta per garantire la massima libertà di utilizzo e integrazione industriale. Gli autori evitano così i vincoli imposti da licenze copyleft come la GPL, permettendo agli sviluppatori e alle aziende di integrare la tecnologia senza il rischio di dover affrontare requisiti di redistribuzione.
Il team riconosce il rischio di fork ostili da parte di aziende che potrebbero sfruttare il codice per profitto, ma considera questo tradeoff necessario per mantenere l’ecosistema libero, aperto e in continua evoluzione.
Piattaforme e accesso
Attualmente, Graphite è disponibile in versione WebAssembly, utilizzabile in qualsiasi browser moderno: basta aprire l’editor Web e iniziare a creare.
Il rilascio di una versione desktop nativa è previsto per Windows, Linux e macOS entro la fine dell’anno. L’architettura modulare permette agli utenti di testare le funzionalità avanzate anche su Windows, nonostante la piattaforma principale di sviluppo sia Linux.
In futuro, il team prevede di implementare funzionalità collaborative in tempo reale, simili a Google Docs, sfruttando tecnologie CRDT per sincronizzare modifiche offline e versioni divergenti dei documenti.
Al momento, Graphite supporta l’importazione di file SVG, anche se il sistema richiede ulteriori ottimizzazioni per garantire una conversione più performante e fedele. Il team invita sviluppatori interessati a contribuire al miglioramento di questa funzionalità.
Infrastruttura e miglioramenti
La nuova versione di Graphite migliora significativamente le prestazioni grazie a diversi interventi tecnici:
- Accelerazione GPU: circa 50 commit dedicati a sfruttare la potenza della scheda grafica per un rendering più rapido e fluido.
- Algoritmi più veloci: sostituiti nodi lenti con algoritmi ottimizzati, spesso centinaia di volte più performanti.
- Gestione di immagini complesse: caricare e manipolare immagini ad alta risoluzione (es. 4000×3000 pixel) è ora un’attività svolta quasi in tempo reale, con panning e zoom fluidi.
- Coerenza delle trasformazioni: valori di rotazione e inclinazione uniformati tra node graph e pannello proprietà (0–360°) semplificano notevolmente le operazioni.
Prospettive future
Graphite non si limita a sostituire applicazioni esistenti come Inkscape o Affinity Designer: punta a creare una nuova categoria di strumenti grafici, combinando flussi di lavoro vettoriali, raster e perfino motion graphics.
Con il supporto della community e delle donazioni, il progetto ambisce a diventare uno standard industriale open source, offrendo alternative reali ai software proprietari.
Per gli appassionati di grafica e sviluppo open source, Graphite rappresenta una vera innovazione: non solo un editor 2D, ma un framework completo per creare, sperimentare e condividere arte digitale in un ambiente completamente libero e modulare.