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xAI, l’azienda di intelligenza artificiale guidata da Elon Musk, ha aggiornato il proprio chatbot Grok, introducendo una serie di nuove funzionalità AI che ne migliorano la versatilità e l’utilità. Nonostante queste novità rappresentino un passo avanti significativo in termini di innovazione tecnologica, l’adozione del sistema tra il pubblico generale rimane limitata rispetto ad altre soluzioni come Google Gemini, Microsoft Copilot e OpenAI ChatGPT.
Grok crea grafici e legge gli schizzi
Tra le principali innovazioni, spicca la capacità di generare grafici partendo da dataset caricati dagli utenti. Questa funzione, sebbene ancora in fase sperimentale, consente di trasformare dati grezzi in visualizzazioni grafiche di immediata comprensione. Tuttavia, è importante sottolineare che l’accuratezza di tali grafici necessita ancora di verifiche e miglioramenti. Nonostante ciò, questa opzione apre nuove possibilità per gli utenti che cercano strumenti avanzati per l’analisi e la rappresentazione visiva dei dati.
Un’altra interessante aggiunta è la funzionalità “Disegna uno schizzo“, che permette agli utenti di interagire con l’IA utilizzando immagini realizzate a mano anziché solo testo. Questa modalità risulta particolarmente utile per esprimere concetti complessi o idee difficili da verbalizzare, offrendo un metodo alternativo di comunicazione con il sistema. La capacità di interpretare e rispondere a input visivi rappresenta un’importante evoluzione per il chatbot, ampliando le sue potenzialità di utilizzo in contesti creativi e professionali.
Grok non decolla
Nonostante questi miglioramenti, Grok continua a faticare a imporsi sul mercato. Inizialmente riservato agli abbonati a pagamento di X, il chatbot è stato recentemente reso disponibile anche agli utenti standard. Tuttavia, una comunicazione insufficiente ha limitato la consapevolezza di queste nuove possibilità, impedendo a molti di scoprire le potenzialità del sistema.
Inoltre, il lancio dell’applicazione indipendente avvenuto a gennaio non ha prodotto risultati eclatanti: sebbene Grok si posizioni tra le prime 100 app iOS, il divario rispetto ai principali competitor come ChatGPT o gli assistenti di Meta e Google rimane significativo.
Il futuro di Grok potrebbe però riservare sorprese, soprattutto in ambito istituzionale. Il legame tra Elon Musk e il team DOGE, che lavora all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei dipartimenti governativi, potrebbe favorire xAI nell’ottenimento di contratti pubblici. Questo suggerisce che la strategia dell’azienda potrebbe essere orientata più verso applicazioni specializzate e mirate che verso l’adozione di massa. Tale approccio potrebbe rappresentare una svolta per il chatbot, permettendogli di ritagliarsi una nicchia di mercato specifica e di grande valore.