IA ed estinzione umana? Per una ricerca vi sono il 5% di possibilità

IA può portare a un'estinzione umana? Secondo alcuni scienziati i maggiori rischi sono in realtà di altro tipo.

Secondo un sondaggio che ha coinvolto scienziati esperti nel contesto dell’Intelligenza Artificiale, vi è una probabilità del 5% che la stessa possa portare all’estinzione del genere umano.

Se è vero che nel breve termine le prospettive legate all’IA possono essere entusiasmanti, sul medio-lungo periodo diverse persone hanno dei grandi dubbi sul progredire di queste macchine.

L’indagine presa in esame ha portato a una serie di domande poste a 2.778 scienziati che, in precedenza, avevano già pubblicato studi e articoli sul tema. Nella maggior parte dei casi, ciò che traspare dei questionari, è una diffusa incertezza sul futuro.

Secondo gli esperti la disinformazione è il pericolo più grande legato all’IA

Circa il 68% dei ricercatori ritiene che i risultati positivi sullo sviluppo dell’IA siano più probabili rispetto a quelli negativi. Nonostante ciò, spicca anche un altro dato preoccupante: almeno la metà degli intervistati ha confermato la minima possibilità che queste nuove tecnologie possano causare l’estinzione del genere umano.

Va infatti tenuto conto di come ChatGPT, ora punta di diamante del settore, potrebbe rappresentare solo l’inizio di un lungo cammino che sta portando gli esseri umani verso l’ignoto.

Curioso come gli addetti ai lavori si siano divisi sulla necessità di accelerare o frenare il ritmo di ricerca in questo ambito.  Vi è invece ampio consenso per quanto riguarda la priorità di controllare gli sviluppi dell’IA, per ridurre al minimo eventuali rischi.

Secondo gli esperti, uno dei pericoli più concreti legati a questa tecnologia emergente sarebbe la diffusione di disinformazione, con l’80% degli intervistati che ha voluto sottolineare questa eventualità.

Va detto che la condivisione di queste preoccupazioni sta spingendo all’azione i colossi dell’IA. Sotto questo punto di vista, per esempio, possiamo citare il documento di OpenAI, ovvero Anthropic, pubblicato giusto lo scorso mese per dettare delle linee guida etiche in questo settore.

Il nocciolo del discorso, però, è che nessuno sa realmente quanto si evolverà l’IA anche solo tra una decina di anni e, tutto ciò, come prevedibile suscita molta incertezza anche tra i più esperti dell’argomento.

Fonte: gizmodo.com

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