Intel ha svelato la sua ultima gamma di processori, che si chiameranno Intel Core Ultra series 3 (nome in codice Panther Lake). Si tratta dei primi SoC prodotti da Intel con il nodo produttivo 18A e sono già in produzione nella Fab 52 di Chandler, Arizona.
Questi nuovi chip saranno di importanza vitale per Intel, perché serviranno a dimostrare che la casa di Santa Clara ha ancora qualcosa da dire sia come produttore di processori che come fonderia, cioè come fornitore di servizi per altre aziende. Un ruolo, quest’ultimo, da anni ormai offuscato dai successi di TSMC.
Intel Core Ultra 3 Panther Lake: come è fatto
I nuovi Intel Core Ultra 3 sono processori con al massimo 16 core, tra core ad alte prestazioni (P-core) e core ad alta efficienza (E-core) e, a detta di Intel, sviluppano prestazioni superiori del 50% rispetto alla precedente generazione.
Nel dettaglio, i Core Ultra 3 avrebbero prestazioni paragonabili ai chip Arrow Lake per desktop ed efficienza paragonabile ai chip Lunar Lake per laptop. Si tratterebbe, quindi, dei classici due piccioni con una fava, e ciò vuol dire anche che non ci sarà una linea specifica per laptop o mini PC: verrà usato sempre lo stesso chip, ma con un numero maggiore o minore di core per limitare i consumi.
Nel SoC è presente la nuova GPU Arc da 12 core, che promette prestazioni superiori del 50% rispetto alla precedente generazione. C’è, poi, una nuova unità di elaborazione AI che, grazie al design XPU che permette di usare contemporaneamente CPU, GPU ed NPU, permette di toccare i 180 TOPS (oltre quattro volte i requisiti dei Copilot+ PC).
L’ultima chance di Intel
Intel è passata, nel giro di un decennio, dall’essere il leader indiscusso nel mercato dei chip a quello di gigante in affanno, con un futuro incerto. Prima AMD l’ha sfidata e battuta più volte nel mercato dei chip x86, poi il mondo ha scoperto l’efficienza di calcolo dei chip ARM progettati da Qualcomm e Apple e stampati da TSMC.
Parallelamente, quest’ultima ha eclissato la divisione Intel Foundry dimostrando che la tecnologia di produzione dei chip è importante tanto quanto il design dei chip stessi.
Recentemente Intel ha ottenuto supporto finanziario da parte del Governo USA e persino investimenti da parte di NVIDIA e il motivo è semplice: in un mondo sempre più tech-dipendente, sempre meno globalizzato e sempre più sovranista, l’America non si può permettere di perdere la capacità di produrre nemmeno un chip.
Intel ha ora una nuova chance di tornare protagonista nel mercato dei chip e, probabilmente, è l’ultima.