iPhone 15, alcuni utenti non lo riceveranno prima di novembre

Una variante in particolare dei nuovi iPhone 15 Pro registrerà sensibili ritardi nelle consegne per diversi clienti nel mondo.

Il giorno dei pre-ordini riservato ai nuovi iPhone 15 è stato lo scorso venerdì. In Italia, a partire dalle 14, gli utenti hanno potuto scegliere il loro dispositivo all’interno della nuova gamma, selezionando modello, colore, taglio di memoria e altre caratteristiche.

Ci avviciniamo quindi all’arrivo dei primi smartphone: il day one è previsto infatti per il prossimo venerdì 22 settembre. Quello che però preoccupa gli utenti è che alcune spedizioni sarebbero già state posticipate al prossimo mese di novembre.

Una rapida analisi dei dati mostra che i modelli di base 15 e 15 Plus sono ancora pronti per essere spediti entro il 22 settembre a chi li ha pre-ordinati. Quello che preoccupa però è la data di arrivo dei modelli più richiesti: gli iPhone 15 Pro e Pro Max.

iPhone 15, le date per la spedizione si allungano a metà novembre per alcuni utenti

Dopo aver letto le prime righe di questo articolo, a molti premerà di certo fare una precisazione, ma li anticipiamo: è vero, il nuovo iPhone 15 Plus arriverà leggermene in ritardi di default. Il modello di base maggiorato infatti verrà spedito dal 2 al 9 ottobre a tutti gli utenti che hanno effettuato il pre-ordine.

Fin qui però è tutto calcolato da Apple che aveva già previsto, come l’anno scorso, che il modello da 6.7 pollici arrivasse leggermente dopo.

Tornando ai modelli Pro e Pro Max, il problema sembra riguardare soprattutto una variante di colore: quella in Titanio Naturale. Questa colorazione sembrerebbe la più richiesta attualmente, con alcuni utenti che riceveranno il prodotto dal 6 al 13 novembre. Si parla dunque di un ritardo di quasi due mesi rispetto al 22 settembre che invece rappresenterà il day one.

Bisogna chiarire che non c’è differenza: indipendentemente dal taglio di memoria scelto, gli iPhone 15 Pro e Pro Max arriveranno più tardi per molte persone. Probabilmente Apple era già pronta a tutto questo, cosa che invece non si può dire per il pubblico.

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