Negli ultimi anni, la crescente dipendenza dagli smartphone ha portato a un fenomeno spesso sottovalutato: la perdita di tempo produttivo e la diminuzione della qualità della vita digitale. Secondo dati recenti, molte persone trascorrono oltre 4 ore al giorno sugli smartphone, una media che, se mantenuta negli anni, sottrae letteralmente anni alla vita attiva. In questo contesto, il concetto di “dumbphone” personalizzato diventa una strategia efficace per il minimalismo digitale, la gestione del tempo e la tutela della privacy.
Un iPhone dumbphone (possiamo tradurre dumbphone come telefono basico/minimalista) è un iPhone modificato per limitare le distrazioni digitali, mantenendo solo le app e i siti Web realmente utili. In pratica, è ancora uno smartphone, ma si comporta come un “telefono semplice”: niente social media invasivi, niente App Store facilmente accessibile, solo le funzionalità essenziali per lavoro, comunicazione e produttività. L’obiettivo è trasformare il dispositivo in uno strumento utile e controllato, riducendo il tempo passato dinanzi allo schermo e migliorando la concentrazione.
L’idea di trasformare il proprio iPhone in un “dumbphone” può sembrare una provocazione. In realtà, non si tratta di rinunciare alla tecnologia: è piuttosto un invito a ripensare il rapporto con essa, limitando le attività inutili e recuperando il controllo del proprio tempo.
Perché la proposta è provocatoria (ma neanche troppo)
È Stepan Parunashvili a proporre la trasformazione dell’iPhone in un dumbphone, con accesso esclusivo alle app e ai siti Web essenziali. L’approccio guarda a chi è interessato a una “disintossicazione digitale” senza rinunciare alle funzioni critiche del proprio smartphone. L’iPhone resta utile, ma smette di essere un “tiranno digitale” che cattura l’attenzione in ogni momento.
Come funziona Apple Configurator
Apple Configurator è uno strumento aziendale, ufficialmente supportato dalla Mela, che permette di impostare restrizioni e supervisionare i dispositivi. Grazie a Configurator si può:
- Bloccare l’App Store e altre funzionalità distraenti.
- Limitare i siti Web accessibili.
- Imporre restrizioni che richiedono il collegamento fisico al Mac per essere modificate.
In pratica, si crea un iPhone “dumbphone” su misura, con accesso solo alle app e ai siti realmente utili.
Guida pratica passo-passo
Parunashvili racconta che per “confezionare” il proprio dumbphone Apple sono necessarie circa 2 ore di tempo per la configurazione iniziale e più o meno 2 settimane di ottimizzazione.
Configurator richiede un dispositivo “pulito”: è quindi necessario procedere con un reset dell’iPhone alle impostazioni di fabbrica (Impostazioni, Generali, Trasferisci o reimposta iPhone, Cancella contenuto e impostazioni). Ovviamente, è fondamentale creare un backup dei dati essenziali, astenendosi però dal ripristinare subito il contenuto, altrimenti si annullerebbero tutte le restrizioni.
Dopo aver installato Configurator, si può avviare l’applicazione, collegare l’iPhone al Mac, cliccare con il tasto destro sul nome del dispositivo per poi avviarne la preparazione.
Si può quindi selezionare Manual Configuration, attivare Supervise devices, saltare Apple School/Business Manager e inserire il proprio nome come organizzazione. Nella sezione Setup Assistant, va scelto Don’t show any of these steps, quindi si può fare clic su Prepare. Il dispositivo ora è pronto per le configurazioni avanzate.
Installazione delle app essenziali e creazione del profilo
Come anticipato in precedenza, la chiave è adesso scegliere solo app realmente utili: lettura (Kindle, Audible), comunicazione (WhatsApp, Signal, Slack, Discord), trasporti e servizi, produttività, AI (ChatGPT, Claude,…) e strumenti Google (Gmail, Calendar, Maps). L’obiettivo è tenere solo ciò che serve, senza app superflue che catturano l’attenzione.
Agendo sull’interfaccia di Configurator, si può quindi selezionare File, New profile impostando su Never la rimozione del profilo. Come filtro per i contenuti si deve optare per Specific Websites only. Per rimuovere l’App Store, si deve disabilitare l’impostazione Allow Installing Apps.
Il profilo può essere applicato cliccando con il tasto destro sul dispositivo, scegliendo Add, Profiles quindi il profilo appena aggiunto.
Il telefono ora è limitato alle app e siti selezionati, senza possibilità di installarne di nuovi senza rimuovere il profilo. Per aggiungere nuove app o siti, Parunashvili consiglia di rimuovere temporaneamente il profilo, effettuare le modifiche e applicarlo nuovamente. Dopo alcune settimane, il setup si stabilizza permettendo all’utente di concentrare la sua attenzione solo su ciò che conta davvero.
Conclusioni
Trasformare l’iPhone in un “dumbphone” è un approccio provocatorio ma praticabile, che unisce minimalismo digitale, produttività e tutela della privacy. Non è un ritorno al passato, ma una scelta consapevole: il telefono resta uno strumento, nulla di più.
Chiunque desideri ridurre le distrazioni e gestire meglio il proprio tempo può trarre beneficio dal metodo descritto, ritrovando il controllo sulla propria vita digitale senza rinunciare alle funzionalità essenziali.