Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha catturato l’attenzione dei media per aver manifestato grande entusiasmo nei confronti di Nano Banana, nome in codice del nuovo modello AI Google 2.5 Flash Image, appositamente congegnato per l’editing intelligente delle immagini. Di fronte a una platea di giornalisti, Huang non ha nascosto il suo entusiasmo: “come si fa a non amare Nano Banana? È così buono che sembra incredibile!” ha esclamato, raccontando di averne discusso persino con Demis Hassabis, CEO di DeepMind.
Il successo di Nano Banana è tangibile: nei primi giorni di settembre, la piattaforma ha registrato oltre 300 milioni di immagini generate. E ciò grazie alle sua abilità nell’apportare modifiche precise senza compromettere la qualità di volti, animali o elementi di sfondo. Per Huang, strumenti come questo rappresentano non solo innovazione tecnologica, ma anche vera democratizzazione dell’AI, rendendola accessibile a chiunque voglia esplorare e creare.
L’AI come alleato quotidiano
Huang ha approfondito il suo utilizzo personale dell’intelligenza artificiale, raccontando come l’AI non sia solo uno strumento tecnico, ma un vero “compagno di pensiero”. Attraverso sistemi come Gemini, Grok, Perplexity e ChatGPT, il CEO di NVIDIA racconta di riuscire a ottimizzare ricerca, scrittura e creatività, sfruttando la capacità dei modelli di collaborare e criticarsi a vicenda per selezionare le soluzioni migliori.
“Uso un word processor basato su AI che mi conosce e anticipa ciò di cui voglio parlare. Mi fa risparmiare tempo e migliora la qualità del mio lavoro”, ha spiegato Huang, sottolineando come la tecnologia possa estendere le capacità umane piuttosto che sostituirle.
Non sorprende che Huang sperimenti diverse piattaforme: Gemini per la precisione tecnica, Grok per le attività creative, Perplexity per ricerche rapide e ChatGPT per l’uso quotidiano. Un approccio “multimodello” che riflette la crescente consapevolezza che nessun sistema, da solo, può coprire tutte le esigenze. Di fronte a un compito complesso, chiede agli stessi modelli di criticare reciprocamente le proprie risposte, per poi selezionare la migliore.
Detto tra noi, manca un riferimento esplicito all’eccellente Claude di Anthropic, che abbiamo messo a confronto con ChatGPT in termini di memoria AI e che offre risultanti eccellenti soprattutto con la generazione di codice di programmazione. Huang, evidentemente, non se ne è dimenticato ma il business è business e NVIDIA ha legami più diretti con le piattaforme concorrenti, che sfruttano la sua infrastruttura hardware e la sua potenza di calcolo. Il commento sarebbe stato molto diverso se fosse arrivato da Jeff Bezos o da Andy Jassy (Amazon/AWS), dato che Anthropic società usa intensamente gli acceleratori Trainium di Amazon Web Services.
Investimenti strategici e visione futura
Oltre all’entusiasmo per le applicazioni creative, Huang ha annunciato un investimento da 683 milioni di dollari in Nscale, azienda specializzata nella costruzione di data center. L’operazione, parte di un più ampio ecosistema che coinvolge anche OpenAI e Microsoft, mira a potenziare infrastrutture essenziali per la prossima generazione di servizi AI.
Huang ha delineato un futuro in cui l’AI sarà uno strumento universale, capace di accelerare il lavoro tecnico, stimolare la creatività e rendere le tecnologie più avanzate accessibili a tutti. Il messaggio finale è chiaro: strumenti come Nano Banana non sono solo giochi tecnologici, ma veri catalizzatori per il prossimo livello di innovazione.
Così come l’elettricità e Internet hanno cambiato il mondo, anche l’intelligenza artificiale rappresenta la prossima frontiera.
L’immagine in apertura è generata con un modello AI e NON rappresenta Jensen Huang in persona.