Il kernel Linux 6.18 è ufficialmente designato come Long Term Support (LTS), confermando le attese della comunità. L’annuncio arriva dal responsabile dei rilasci “stabili” del kernel, Greg Kroah-Hartman, che ha formalizzato il supporto a lungo termine per questa versione. Sul sito ufficiale kernel.org, il kernel Linux 6.18 è ora indicato come LTS, con la manutenzione affidata a Kroah-Hartman e a Sasha Levin, due figure di riferimento nel ciclo di vita del “nocciolo” alla base del funzionamento del pinguino.
Durata del supporto e prospettive future
Attualmente, Linux 6.18 LTS è programmato per essere supportato per due anni, fino a dicembre 2027. La durata potrebbe essere estesa in base all’adozione da parte delle aziende e alla partecipazione della comunità allo sviluppo e al testing, comprese le attività di backporting delle patch critiche.
In altre parole, se Linux 6.18 dovesse ottenere un ampio impiego in ambienti enterprise, il periodo di supporto potrebbe superare i due anni inizialmente previsti, come accaduto per altri kernel LTS in passato.
Vale la pena evidenziare che l’aggiornamento a kernel più recenti non è sempre immediato nelle distribuzioni, anche quando esse stesse sono LTS. Inoltre, alcune versioni del kernel Linux ricevono supporto per decenni tramite programmi specifici, come il CIF (Civil Infrastructure Platform), pensato per infrastrutture critiche e settori industriali.
Ubuntu e Debian: strategie differenti sui kernel LTS
Le distribuzioni Linux principali adottano approcci diversi rispetto ai kernel LTS:
Ubuntu LTS. Non sempre utilizza l’ultimo kernel LTS come base. Ad esempio, Ubuntu 24.04 impiega il kernel 6.8 come generico e 6.14 come HWE (Hardware Enablement, una versione del kernel e dei driver più aggiornata, fornita dalle distribuzioni per supportare hardware recente senza dover aggiornare l’intera distribuzione), nessuno dei quali è LTS. La politica di Canonical punta a fornire aggiornamenti intermedi durante il ciclo di sviluppo, senza vincolarsi strettamente al kernel LTS più recente. Secondo gli annunci del team Canonical Kernel, l’obiettivo è “fornire, su base best-effort, aggiornamenti basati sulle release intermedie del kernel upstream”.
Debian. Preferisce i kernel LTS più stabili. Debian 13, ad esempio, utilizza il kernel 6.12, confermando un approccio più tradizionale basato sulla stabilità a lungo termine.
Perché Linux 6.18 LTS era atteso
Avevamo già presentato a suo tempo le novità del kernel Linux 6.18 che migliora anche la protezione contro gli attacchi DDoS ed è largamente più efficiente rispetto al passato.
La promozione di Linux 6.18 a LTS era largamente prevista dalla comunità Linux. Nonostante non rappresenti una sorpresa, l’ufficializzazione conferma che questa release sarà il riferimento per gli ambienti produttivi che richiedono stabilità, correzioni di sicurezza affidabili e manutenzione a lungo termine.
Novità tecniche principali di Linux 6.18
Linux 6.18 porta con sé numerose innovazioni e miglioramenti, tra cui:
- Ottimizzazioni per i processori multi-core e aggiornamenti per lo scheduling al fine di migliorare le prestazioni dei carichi di lavoro concorrenti.
- Supporto hardware esteso, con nuovi driver e miglioramenti per GPU, dispositivi di rete e storage.
- Miglioramenti nella sicurezza del kernel, con patch preventive per vulnerabilità note e aggiornamenti di sottosistemi critici come SELinux e AppArmor.
- Gestione più efficiente della memoria e aggiornamenti ai file system principali (ext4, Btrfs e XFS), migliorando sia la stabilità sia le performance in ambienti enterprise.
La versione successiva, Linux 6.19, non sarà disponibile prima di febbraio 2026, rendendo 6.18 LTS la scelta principale per chi cerca stabilità e supporto a lungo termine.