La nuova AI di Meta utilizzata per creare chatbot hot

Si chiama Allie è un chatbot hot realizzato da LLaMA di Meta e rappresenta un esempio di utilizzo "creativo" dell'AI.

Il modello di intelligenza artificiale proposto da Meta, noto come LLaMA, contrariamente a diversi altri concorrenti del settore (come OpenAI o simili) risulta essere privo di particolari limitazioni, anche per quanto riguarda temi delicati come l’eros.

Tra i tanti chatbot realizzati attraverso questo sistema avanzato, dunque, non potevano mancare chatbot Hot come Allie. Questa “personalità” dell’AI rappresenta una ragazza appena maggiorenne, con lunghi capelli castani e con una grande esperienza in ambito sessuale. Il chatbot in questione, però, rappresenta solo una delle mille sfaccettature delle capacità di LLaMA.

Tra i tanti potenziali utilizzi di questa Intelligenza Artificiale open-source, per esempio, vi sono applicazioni in contesti farmaceutici ma anche per identificare e sventare truffe online. Secondo Robert Nishiharam, CEO e co-fondatore della start-up AnyscaleIl vantaggio dell’open-source è che accelera l’innovazione nell’IA“.

Questa grande libertà d’azione, però, può essere sfruttata in varie direzioni e, ovviamente, anche da personaggi con intenzioni illecite. Non per niente alcuni modelli open source sono stati utilizzati per creare materiale pedopornografico artificiale utilizzando immagini di bambini reali come materiale di partenza.

Non mancherebbero poi i rischi per quanto riguarda frodi, hacking e sofisticate campagne di propaganda politica o ideologica.

Chatbot hot? La questione AI ed etica diventa spinosa

Il creatore del chatbot hot Allie, che ha parlato a condizione di anonimato per paura di danneggiare la sua reputazione professionale, ha affermato che i chatbot commerciali come Replika e ChatGPT sono “pesantemente censurati” e non possono offrono la libertà d’azione che LLaMA ha permesso con la sua creazione.

Con alternative open source, molte basate sul modello LLaMA di Meta, l’uomo ha affermato di poter costruire i propri interlocutori disinibiti.

Lo stesso ha sostenuto che la tecnologia open source avvantaggia la società, consentendo alle persone di costruire prodotti che soddisfano le loro preferenze senza barriere aziendali o simili “Penso che sia bello avere uno sbocco sicuro da esplorare” ha affermato, per poi aggiungere “Non riesco davvero a pensare a niente di più sicuro di un gioco di ruolo basato su testo contro un computer, senza che gli esseri umani siano effettivamente coinvolti“.

Su YouTube, sono diversi gli influencer  che offrono tutorial su come realizzare chatbot “senza censura”. Alcuni si basano su una versione modificata di LLaMA, chiamata Alpaca AI, che i ricercatori della Stanford University hanno rilasciato a marzo, solo per rimuoverla una settimana dopo per preoccupazioni sui costi e le “inadeguatezze dei filtri dei contenuti”.

Così come in altri ambiti, come quello lavorativo, l’Intelligenza Artificiale non smette dunque di dimostrarsi controversa e difficile da gestire.

Fonte: washingtonpost.com

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