Let's Encrypt revoca oltre 3 milioni di certificati digitali per HTTPS in seguito a un bug

La nota autorità di certificazione che permette di ottenere certificati DV gratuiti incappa in un bug che necessita dell'intervento di ciascun utente interessato dal problema.

Let’s Encrypt è un ottimo progetto – ne abbiamo ripetutamente parlato – perché ha messo nelle mani di tutti la possibilità di creare certificati digitali da utilizzare sul web in modo tale da attivare velocemente e a costo zero l’utilizzo del protocollo HTTPS: HTTPS, come ottenere un certificato digitale gratuito.

A dimostrazione del successo dell’iniziativa, nata sotto la spinta di Linux Foundation, Mozilla, Cisco, Akamai, EFF (Electronic Frontier Foundation), Google, Facebook, Internet Society e molti altri, a fine febbraio 2020 Let’s Encrypt ha festeggiato il rilascio di 1 miliardo di certificati digitali.

Peccato però che a distanza di qualche giorno arriva la notizia di un bug che ha indotto Let’s Encrypt alla revoca di circa 3 milioni di certificati già emessi.
Secondo quanto riferito, i certificati in questione non sono stati correttamente convalidati attraverso la cosiddetta Certificate Authority Authorization (CAA) configurata per il dominio associato. CAA è una funzione di sicurezza che permette agli amministratori di ciascun dominio di creare un record DNS che limita le autorità di certificazione autorizzate a rilasciare certificati per quel particolare dominio.

Le autorità di certificazione, Let’s Encrypt compresa, sono tenute controllare i record CAA al massimo 8 ore prima dell’emissione di un certificato digitale. A causa di un bug, Let’s Encrypt ha emesso circa 3 milioni di certificati senza operare gli appropriati controlli CAA per alcuni domini.

Let’s Encrypt sta provvedendo a inviare un’email agli utenti interessati dal problema: viene chiesto loro di rinnovare a strettissimo giro i certificati precedentemente generati al fine di evitarne la revoca automatica.

Se si utilizzassero certificati digitali emessi da Let’s Encrypt, il consiglio è quello di visitare questo sito web: inserendo il nome del dominio si può controllare se esso sia affetto o meno dalla problematica in questione.

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