L’azienda guidata da Satya Nadella ha annunciato un cambiamento di grande rilievo per il proprio ecosistema: da oggi gli sviluppatori individuali possono pubblicare applicazioni sul Microsoft Store senza alcun costo di registrazione. La novità è valida a livello globale, in quasi 200 mercati, e rappresenta un passo strategico per abbattere le barriere di ingresso e rendere la piattaforma più inclusiva e accessibile.
Microsoft Store: un ecosistema più aperto e inclusivo
Fino a ieri, chi desiderava pubblicare un’app sul Microsoft Store doveva sostenere una quota di iscrizione una tantum e disporre di una carta di credito. Ora, invece, basta accedere con il proprio account Microsoft personale e seguire una procedura di onboarding semplificata.
La verifica dell’identità avviene in pochi minuti grazie a un sistema di riconoscimento documentale e biometrico (scansione di un documento valido e selfie), con la possibilità di accedere subito al Partner Center. L’eliminazione dei costi e dei vincoli burocratici è accolta positivamente dagli sviluppatori indipendenti, che spesso operano con risorse limitate ma con idee innovative.
Come sottolineato da Chetna Das, Senior Product Manager di Microsoft, “non dover utilizzare una carta di credito per iniziare rimuove un punto di frizione che ha rallentato molti creatori in tutto il mondo. Eliminando queste barriere, Microsoft crea un ambiente più inclusivo e permette a un numero maggiore di sviluppatori di condividere e far crescere i propri progetti”.
Per iniziare, basta portarsi sulla pagina dedicata alla registrazione degli sviluppatori su Microsoft Store.
Hosting, firma e aggiornamenti: tutto incluso
Uno degli aspetti più interessanti della nuova formula è la possibilità per gli sviluppatori di concentrarsi solo sullo sviluppo dell’app, senza preoccuparsi delle infrastrutture di distribuzione.
Microsoft, infatti, offre hosting gratuito dei pacchetti MSIX, firma digitale delle applicazioni senza costi aggiuntivi e distribuzione automatica degli aggiornamenti.
Chi realizza app non deve quindi né configurare né mantenere alcuna CDN, può beneficiare su una maggiore sicurezza grazie a firme digitali ufficiali, avere la certezza di proporre agli utenti finali l’ultima versione delle proprie applicazioni.
La piattaforma Microsoft Store supporta oggi un’ampia gamma di tipologie di applicazioni: Win32 (inclusi .NET WPF e WinForms), UWP, PWA, .NET MAUI ed Electron, senza richiedere modifiche al codice sorgente. Nell’articolo in cui parliamo dell’apertura di WinUI, abbiamo fatto un po’ la storia dello sviluppo di app per Windows, da Win32/GDI degli anni ’90 fino a WinUI 3 (dal 2020 in avanti).
Libertà di monetizzazione e modelli di business flessibili
Microsoft ha confermato che per le applicazioni non videoludiche gli sviluppatori potranno integrare sistemi di pagamento propri e trattenere il 100% dei ricavi. In alternativa, è disponibile la piattaforma di e-commerce Microsoft, caratterizzata da commissioni contenute e dall’integrazione con i sistemi di pagamento sicuri dell’azienda.
Quest’apertura si traduce in una maggiore flessibilità: ogni sviluppatore può scegliere il modello di monetizzazione più adatto, bilanciando convenienza e autonomia.
Un ecosistema spinto da AI e Copilot+ PC
L’iniziativa Microsoft nasce dalla volontà di trasformare l’esperienza Windows, alimentata da AI integrata e dai nuovi PC Copilot+. L’obiettivo di Microsoft è rendere il proprio Store non solo un marketplace, ma anche un punto di accesso centralizzato a soluzioni intelligenti, capace di connettere sviluppatori e utenti in modo più dinamico ed efficace.
Con politiche di distribuzione più aperte, supporto tecnico e strumenti di analisi delle performance, lo Store ambisce a diventare un canale strategico per portare le applicazioni a un pubblico ampio e diversificato, dalle PMI alle grandi aziende fino agli utenti consumer.
Microsoft Store conta oggi oltre 250 milioni di utenti attivi al mese. Sebbene sia già uno dei canali di distribuzione software più capillari al mondo, le potenzialità non sfruttate sono ancora notevoli: basti penare, infatti, che la base di utenti di Windows conta 1.400 milioni di utenti attivi mensili.
In un altro articolo abbiamo visto, invece, come riprendere il controllo degli aggiornamenti del Microsoft Store e disattivare gli update automatici fino al 2050. Con la possibilità, ovviamente, di applicarli su richiesta in modalità manuale.