OpenAI: accordo pluriennale con Wall Street Journal e non solo

Partnership da 5 anni tra OpenAI e Wall Street Journal, The Daily Telegraph e altre testate giornalistiche: ecco i dettagli.
OpenAI: accordo pluriennale con Wall Street Journal e non solo

Nella giornata di ieri, 22 maggio 2024, OpenAI ha annunciato ufficialmente di aver intrapreso una collaborazione con News Corp.

Stiamo parlando di una società di media, proprietaria di diverse importanti piattaforme di comunicazione tra cui spicca il Wall Street Journal. L’accordo prevede la possibilità da parte dei prodotti IA di OpenAI di attingere a fonti di notizie pubblicate dai siti di News Corp.

Secondo quanto affermato dalla startup, si tratta di una partnership storica e pluriennale, che ha come obiettivo quello di fornire alle persone output che si basano su fonti di notizie attendibili.

La collaborazione è da considerarsi come una delle più grandi intraprese da OpenAI in tutta la sua storia, visto che News Corp, oltre al suddetto giornale, possiede anche tante altre testate giornalistiche prestigiose come The New York Post, Barron’s, MarketWatch e The Daily Telegraph.

Nonostante ciò, il modo in cui OpenAI potrà attingere alle notizie non è ancora chiaro. Allo stesso modo, non è dato sapere se a godere di tali fonti sarà anche ChatGPT o meno.

OpenAI e Wall Street Journal insieme: una partnership con diversi precedenti

La collaborazione, a quanto pare, andrà però anche oltre. News Corp andrà infatti a condividere la propria esperienza giornalistica con OpenAI, andando a fornire ulteriore supporto ai progetti della compagnia. Per mantenere questo legame, la società specializzate in Intelligenza Artificiale andrà a pagare 250 milioni di dollari in cinque anni.

Se dopo il caso che ha visto il New York Times portare in tribunale proprio OpenAI i mondi di IA e giornalismo sembravano molto distanti, questo accordo sembra aver avvicinato non poco le parti, dimostrando come una coesistenza sia possibile.

Di certo, questa non è la prima partnership stretta dalla compagnia di Sam Altman per “avvicinarsi” al giornalismo. In precedenza nomi come Financial Times, Associated Press, Axel Springer, Le Monde e Prisa Media hanno trovato accordi con OpenAI.

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