Perché Microsoft ha interrotto il supporto per le app Android in Windows 11

Emergono le ragioni che hanno indotto Microsoft ad abbandonare il supporto per Android in Windows 11. Considerata un fallimento l'idea di integrare WSA con l'Amazon App Store.

È del 6 marzo 2024 la notizia dello stop al supporto delle applicazioni Android in Windows 11. Con una decisione a sorpresa, Microsoft ha improvvisamente optato per l’abbandono di WSA (Windows Subsystem for Android), ovvero il sottosistema progettato e sviluppato per eseguire app Android in Windows 11.

Mentre WSL (Windows Subsystem for Linux), ovvero la possibilità di eseguire Linux in Windows, resta radicata non soltanto in Windows 11 ma anche in Windows 10 (è recente l’aggiunta di nuove interessanti funzionalità in WSL), l’azienda guidata da Satya Nadella non ritiene remunerativo, ed anzi addirittura costoso e controproducente, continuare a investire su WSA.

I motivi dell’abbandono di WSA, Windows Subsystem for Android, in Windows 11

A svelare le ragioni dell’abbandono di WSA in Windows 11 a partire dal 5 marzo 2025 (quindi tra un anno) è Andrew Clinick, ex Partner Group Program Manager WSA. In una serie di post pubblicati su X, Clinick ha dichiarato che WSA è stato un progetto davvero entusiasmante su cui lavorare ma che è fallito per via del fatto che Microsoft e Amazon non sono riuscite a portare nelle mani degli utenti finali un numero sufficiente di applicazioni.

Sì, perché come abbiamo visto in un altro articolo, in via ufficiale è possibile installare e usare app Android in Windows 11 soltanto ricorrendo all’Amazon App Store. Anche se poi, in realtà, è di fatto possibile caricare qualunque file APK ed eseguire qualsivoglia applicazione in Windows 11, anche quelle non presenti nell’App Store di Amazon.

L’idea dello store Amazon integrato in WSA non ha funzionato

Aggiunge ancora Clinick: “i ricavi derivanti dallo store di Amazon permettono di pagare i conti e gli stipendi dei membri del team WSA“. Se non c’è sufficiente interesse e gli utenti non acquistano, insomma, la sostenibilità dell’intero progetto viene meno. “WSL è collegato con Azure e con Visual Studio, quindi genera un certo profitto“.

D’altra parte, il mancato interesse espresso da Google nei confronti di WSA ha contribuito a decretare la prematura fine del progetto. Utilizzando “vie traverse” è possibile portare il Google Play Store su Windows 11: senza un supporto ufficiale, tuttavia, è impossibile che l’ecosistema Android, di fatto per larga parte controllato dal gigante di Mountain View, possa in qualche modo integrarsi con Windows.

Nel 2015, Windows 10 Mobile consentiva l’installazione di app Android (Project Astoria) nel tentativo di risolvere il problema della mancanza di un numero sufficiente di applicazioni per la piattaforma Microsoft. Dopo un breve periodo di test, tuttavia, Microsoft decise di staccare la spina confermando la definitiva chiusura del progetto. A diversi anni di distanza, la storia si ripete. Questa volta con Windows 11 come protagonista.

Credit immagine in apertura: iStock.com – Microsoft Copilot Designer.

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