Prime Video con pubblicità: il rumor dagli USA che fa discutere

Prime Video come Netflix: si valuta un nuovo piano con spot pubblicitari per aumentare i ricavi e potenziare l'offerta.
Prime Video con pubblicità: il rumor dagli USA che fa discutere

Il principale concorrente di Netflix? Sicuramente Amazon Prime Video, forte di un catalogo sconfinato e con produzioni originali anche di un certo rilievo. Senza dimenticare un altro vantaggio: è incluso nell’abbonamento Prime, lo stesso che milioni di utenti sfruttano ogni giorno per acquistare su Amazon senza preoccuparsi di eventuali spese di spedizione. Ebbene, dalle ultime notizie che giungono dagli Stati Uniti, proprio Prime Video potrebbe ispirarsi al rivale in rosso e dare il benvenuto alle pubblicità sulla sua piattaforma.

Prime Video come Netflix: in arrivo la pubblicità sulla piattaforma di streaming di Amazon?

L’indiscrezione è stata diffusa dal Wall Street Journal, non proprio l’ultima delle fonti. Le discussioni sarebbero ancora alle fasi iniziali ma sembra filtrare ottimismo. Dovesse concretizzarsi questa ipotesi, si tratterebbe di una vittoria sia per gli inserzionisti (una piattaforma ampiamente diffusa a livello globale da sfruttare) sia per Amazon, che riuscirebbe ad incrementare i guadagni generati da Prime Video.

Il colosso di Seattle sta già ampiamente puntando sulla pubblicità, lo confermano i dati dell’ultimo trimestre: 9,5 miliardi di ricavi, ovvero il 21% in più su base annua. L’inserimento di spot pubblicitari in film, serie TV e documentari potrebbe potenzialmente portare ad un aumento di queste cifre.

Amazon Prime Video - Logo

Con i ricavi di Prime Video, Amazon potrebbe coprire le spese riguardanti la realizzazione di contenuti originali ed esclusivi, fondamentali per attirare nuovo pubblico. Con un aumento dei ricavi, non è da scartare nemmeno l’ipotesi della possibilità di ampliamento della proposta sportiva, ad oggi composta “solo” da alcune partite della UEFA Champions League.

A tal proposito, circolano voci di un interesse per la NBA, il massimo campionato statunitense di basket seguito in tutto il mondo, anche in Italia.

Stessa idea, stesse critiche?

Da alcune settimane Netflix è il bersaglio di critiche da parte degli utenti, adirati per i nuovi strumenti che ostacolano la condivisione della password con chi non abita sotto lo stesso tetto.

In realtà, alcuni commenti negativi sono arrivati anche dopo l’introduzione del piano da 5,49€ al mese con pubblicità. “Se pago, la mia visione non dovrebbe essere interrotta dagli spot pubblicitari“, è opinione abbastanza diffusa. Succederà lo stesso con Prime Video?

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