La promessa di Microsoft: l'IA Copilot tutelerà il diritto d'autore

Microsoft promette di aiutare gli utenti nell'uso di Copilot e nelle cause correlate al copyright: nasce il Copilot Copyright Commitment.

Tempo addietro abbiamo già analizzato cos’è Windows Copilot e come Microsoft intende presentare al pubblico la nuova esperienza di assistenza tramite IA generativa, integrandola al pacchetto 365 e al sistema operativo Windows 11 per aziende e consumer. Negli ultimi mesi il gigante di Redmond ha anticipato all’utenza molte novità in arrivo, ma non sono mancati anche pareri contrari e nasi storti da parte di produttori di contenuti, artisti e anche aziende, temendo che il servizio Copilot violi i contenuti protetti dal diritto d’autore. Microsoft, però, ha avuto qualcosa da ridire.

Con un post sul blog ufficiale, dunque, il presidente di Microsoft Brad Smith ha annunciato un nuovo impegno da parte della società, definito altrimenti “Copilot Copyright Commitment”. In cosa consiste? Tramite esso, l’azienda intende aiutare tutti coloro che vengono accusati di avere usato Copilot violando il copyright di un artista o creator: “Se una terza parte fa causa a un cliente commerciale per violazione del copyright tramite Copilot, o tramite l’output generato da Copilot, difenderemo il cliente e pagheremo l’importo di eventuali sentenze o transazioni avverse risultanti dalla causa, a condizione che il cliente abbia rispettato i guardrail e filtri dei contenuti”.

Windows 11 Copilot AI Microsoft

Smith ha affermato che l’impegno sul copyright di Copilot è un impegno a sostenere tutti i clienti che utilizzano i prodotti relativi, contribuendo al contempo alla protezione dei contenuti creati dagli esseri umani: “Crediamo che il mondo abbia bisogno dell’intelligenza artificiale per promuovere la diffusione della conoscenza e contribuire a risolvere le principali sfide sociali. Tuttavia, è fondamentale che gli autori mantengano il controllo dei propri diritti ai sensi della legge sul copyright e guadagnino con le loro creazioni° , conclude Smith.

Fonte: Microsoft

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