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Come preannunciato nei giorni scorsi, durante l’evento Connect 2025, Meta ha tolto i veli da una delle innovazioni più ambiziose degli ultimi anni: i Ray-Ban Display, una nuova categoria di occhiali AI smart con display integrato, sviluppati in collaborazione con EssilorLuxottica, accompagnati dal Meta Neural Band, un bracciale elettromiografico che permette di controllare i dispositivi digitali attraverso i movimenti neuromuscolari del polso.
La doppia presentazione segna una svolta nella strategia di Meta, che non si limita più a proporre occhiali smart con fotocamera integrata, ma inaugura un ecosistema di wearable computing destinato a ridefinire l’interazione quotidiana con la tecnologia.
Un design iconico che nasconde un display avanzato
I Meta Ray-Ban Display mantengono il design dei modelli tradizionali Ray-Ban, ma introducono una componente tecnica finora inedita: un display monoculare a onde guidate con risoluzione superiore a 42 pixel per grado di campo visivo.
Questa tecnologia consente di visualizzare informazioni chiare e leggibili direttamente davanti all’occhio dell’utente, con una dispersione luminosa minima (solo il 2% di leakage), preservando sia la privacy sia la naturalezza della visione.
Il display integrato nei Ray-Ban smart di nuova generazione è quindi visibile solo da un occhio. L’approccio permette di ridurre peso, ingombro e consumi, lasciando comunque all’utente la percezione del contenuto digitale integrato nell’ambiente reale.
La tecnologia a onde guidate (waveguide) trasporta la luce generata da un micro-display all’occhio dell’utente attraverso una lastra trasparente incorporata nella lente. La luce viaggia all’interno di questa lastra tramite riflessioni interne totali e è direzionata verso l’occhio tramite strutture microscopiche. Si ottengono così immagini luminose e nitide senza aumentare lo spessore della lente o la dimensione della montatura.
Risoluzione superiore a 42 pixel per grado di campo visivo (ppd – pixels per degree)
I pixel per grado misurano quanti pixel del display occupano un singolo grado angolare della visione dell’utente. Ad esempio, se guardando un oggetto nell’area visuale coperta dal display si contano 42 pixel per ogni grado, significa che l’immagine sarà estremamente dettagliata, con buona nitidezza e leggibilità.
Tecnologicamente, questo è un indicatore chiave per la qualità percepita del display: più alto è il numero di ppd, più i testi, le immagini e le interfacce appariranno nitide e leggibili senza sforzo visivo.
Per confronto, molti visori AR consumer hanno valori tra 20 e 40 ppd, quindi superare i 42 ppd significa ottenere un livello di dettaglio superiore a quello dei prodotti più comuni.
Peso ed ergonomia
A differenza dei tentativi passati di smart glass che spesso sacrificavano estetica e comfort a favore della tecnologia, i Ray-Ban Display riescono a mantenere un peso complessivo contenuto in 69 grammi, grazie a componenti miniaturizzati come le batterie steelcan ultra-sottili e le cerniere in titanio.
Le lenti sono disponibili anche nella versione Transitions fotocromatiche, adattandosi automaticamente alla luminosità ambientale.
L’autonomia dichiarata è di circa 6 ore di utilizzo misto, ma la custodia pieghevole di ricarica estende l’esperienza fino a 30 ore.
Funzioni che migliorano l’esperienza quotidiana
Gli occhiali Ray-Ban Display non si limitano a notifiche o avvisi: integrano un set di funzioni che li avvicinano a un vero e proprio terminale personale.
Attraverso Meta AI con supporto visivo, l’utente può ricevere risposte contestuali, guide passo-passo e persino traduzioni in tempo reale, visualizzate direttamente nel display. La navigazione pedonale, attualmente in beta in alcune città, consente di seguire indicazioni precise senza dover estrarre lo smartphone, mentre la messaggistica e le chiamate video si integrano con WhatsApp, Messenger e Instagram, sfruttando la possibilità di visualizzare i contenuti direttamente davanti agli occhi.
Le funzioni fotografiche e video sono state ripensate in chiave più intuitiva: il display funge da mirino, permettendo di comporre l’inquadratura, applicare lo zoom e rivedere immediatamente il contenuto acquisito. Anche l’ascolto musicale è reso più naturale grazie a precise gesture che sostituiscono i comandi vocali o tattili.
Meta Neural Band: l’interfaccia invisibile
Elemento complementare e cruciale di questa nuova categoria è il Meta Neural Band, un bracciale che utilizza l’elettromiografia di superficie (sEMG) per captare i segnali neuromuscolari. La tecnologia, raffinata attraverso un dataset raccolto da oltre 200.000 volontari e potenziata da algoritmi di deep learning, permette di tradurre movimenti minimi delle dita in comandi digitali.
L’utente può così scorrere contenuti, confermare selezioni o interagire con l’interfaccia degli occhiali senza gesti vistosi né la necessità di toccare il frame. Meta ha già annunciato che in futuro sarà possibile persino scrivere messaggi tracciando lettere nell’aria, un’evoluzione che mira a sostituire progressivamente l’interazione tradizionale basata su schermi touch.
Dal punto di vista ingegneristico, il Neural Band rappresenta una sfida risolta con soluzioni avanzate: gli elettrodi rivestiti in carbonio simil-diamante e le fibre Vectran, già utilizzate nelle missioni spaziali della NASA, garantiscono robustezza e sensibilità.
La batteria, come osservato in precedenza, assicura fino a 18 ore di utilizzo, mentre la resistenza IPX7 rende i nuovi smart glass Meta adatti a condizioni d’uso impegnative.
È importante sottolineare che tutto il processamento dei segnali avviene on-device, eliminando rischi legati alla trasmissione continua di dati personali, riservati e potenzialmente sensibili.
Un ecosistema in tre livelli
Con i Ray-Ban Display e il Neural Band, Meta non si limita a introdurre un nuovo prodotto, ma struttura la propria offerta in tre categorie di occhiali AI:
- Camera AI Glasses, come le versioni Ray-Ban e Oakley focalizzate sulla cattura di foto e video con supporto AI.
- Display AI Glasses, rappresentati dai nuovi Ray-Ban Display, che uniscono visione aumentata e controllo tramite EMG.
- Augmented Reality Glasses, incarnati dal prototipo Orion, che rimane la visione di lungo periodo di Meta per un’esperienza AR immersiva con display olografico ad alta fedeltà.
Questa stratificazione chiarisce la roadmap dell’azienda: i Ray-Ban Display non sono un punto di arrivo, ma un ponte concreto tra gli occhiali smart attuali e la promessa di un futuro di realtà aumentata ubiqua.
Prezzi e disponibilità
Il bundle composto da Meta Ray-Ban Display e Neural Band sarà disponibile dal 30 settembre 2025 negli USA, con un prezzo di partenza di 799 dollari. La distribuzione avverrà attraverso canali selezionati come Best Buy, LensCrafters, Sunglass Hut, Ray-Ban Store e Verizon.
L’espansione internazionale verso mercati chiave come Canada, Francia, Italia e Regno Unito è prevista per l’inizio del 2026.
Una visione di computing indossabile
La presentazione dei Ray-Ban Display evidenzia come Meta intenda trasformare gli occhiali in una piattaforma di computing a tutti gli effetti, superando la logica degli accessori connessi.
L’integrazione del display discreto, la possibilità di interagire tramite segnali neuromuscolari e il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale configurano un sistema innovativo in cui l’utente non deve più adattarsi alla tecnologia, ma è la tecnologia a scomparire nello sfondo della vita quotidiana.
Se gli smartphone hanno rappresentato la rivoluzione del computing mobile, i Ray-Ban Display potrebbero diventare l’equivalente per il computing indossabile: discreto, naturale e sempre disponibile. Il futuro delineato da Meta è quello di un’interazione senza attriti, dove lo schermo in tasca lascia spazio a un’esperienza visiva e gestuale integrata direttamente negli oggetti che indossiamo.