Schermata blu in Windows 10 dopo gli aggiornamenti Microsoft di dicembre 2022

Microsoft conferma il problema legato alla comparsa di una schermata blu (BSoD) in Windows 10: come risolvere dopo l'installazione delle patch di dicembre.

Prima di essere rilasciati pubblicamente, gli aggiornamenti di sicurezza Microsoft vengono sottoposti a una serie di test. Negli ultimi mesi, tuttavia, si sono ripetutamente verificati problemi di varia natura, sia sui sistemi utilizzati in ambito aziendale che sulle macchine degli utenti privati.
Già nel 2019 un ex dipendente dell’azienda di Redmond spiegò, a suo modo di vedere, i motivi dei problemi con gli aggiornamenti mensili, distribuiti ogni secondo martedì del mese.

Questa volta Microsoft ha dovuto confermare l’esistenza di un problema con le installazioni di Windows 10 22H2, 21H2, 21H1 e 20H2 dopo l’applicazione degli aggiornamenti di dicembre 2022.

Dopo il caricamento dell’aggiornamento cumulativo il sistema Windows 10 può improvvisamente bloccarsi esponendo una schermata blu recante il codice di errore 0xc000021a.

Il problema sembra dovuto a una difformità tra la versione del file hidparse.sys contenuta nella cartella \windows\system32 e quella presente in \windows\system32\drivers.

Tant’è vero che per risolvere il problema Microsoft invita gli utenti a riavviare il sistema facendo comparire il menu di avvio avanzato (basta tenere premuto il tasto MAIUSC mentre si fa clic su Arresta, Riavvia il sistema). A questo punto si deve scegliere Risoluzione dei problemi, Opzioni avanzate, Prompt dei comandi e infine digitare quanto segue:

xcopy C:\windows\system32\drivers\hidparse.sys C:\windows\system32\hidparse.sys

Al posto di C: è necessario specificare la lettera identificativa di unità contenente l’installazione di Windows 10. Il comando permette di allineare le versioni del file hidparse.sys, componente di sistema che si occupa della gestione di dispositivi di input.
Come ultimo passo si può digitare exit e infine cliccare su Continua per avviare normalmente Windows 10.

Microsoft ha confermato che il problema in questione non interessa le edizioni Enterprise di Windows 10, Windows Server e neppure Windows 11.

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