Windows 11 è un sistema operativo ormai maturo che, nell’ambito dei consumatori, continua ad espandersi con una certa regolarità.
Nel contesto aziendale, però, sembra che la “creatura” di Microsoft abbia raggiunto una sorta di limite fisiologico. A quanto pare, infatti, negli ambiti lavorativi possono verificarsi alcuni problemi per quanto riguarda l’aggiornamento delle macchine esistenti. Ciò si traduce in aziende che, con i loro computer, hanno difficoltà concrete a soddisfare i requisiti minimi di Windows 11.
Il gruppo di gestione delle risorse IT Lansweeper ha effettuato una ricerca in questo contesto, prendendo in esame 33 milioni di dispositivi Windows nel settore aziendale. A tal proposito, risulta che circa il 67,5% delle workstation sono idonee all’aggiornamento automatico a Windows 11. Ciò, visto da un altro punto di vista, conferma come quasi un terzo dei computer non può ottenere l’upgrade, restando ancorato a Windows 10.
Difficoltà a soddisfare i requisiti minimi di Windows 11? In molti casi è per la CPU
IT Lansweeper ha analizzato in maniera più minuziosa l’hardware, denotando come 67,5% delle CPU il 93,8% della RAM e 74.8% dei TPM risultava conforme ai requisiti dell’ultimo OS di Microsoft. A tal proposito, dunque, i processori sembrano essere il fattore determinante per il mancato aggiornamento.
Windows 11 presenta requisiti specifici di base per l’installazione, che includono un processore da 1 GHz (o più veloce) con due o più core su un processore o SoC a 64 bit, 4 GB di RAM e almeno 64 GB di spazio di archiviazione. Non solo: il sistema operativo richiede l’uso di un TPM, che è supportato solo sui processori Intel e AMD più recenti.
Sebbene il personale IT delle aziende possa aggiornare i dispositivi, tempo e denaro sono altri fattori d’attrito. A rendere ancora più difficile la situazione vi è un mercato come quello dei Mac in continua espansione, soprattutto nell’ambito commerciale. Anche se i dispositivi Apple non sono più a prova di malware come una volta, il loro ciclo vitale risulta più lungo e, sempre più imprenditori, optano per macOS rispetto a Windows.