Smartwatch Samsung Galaxy: aggiornamento IA per salute del cuore?

Smartwatch, IA e salute del cuore: un nuovo brevetto registrato negli USA potrebbe rivoluzionare le rilevazioni cardiache.

Sebbene l’attenzione di Samsung sia focalizzata sui suoi dispositivi mobile come lo smartphone Galaxy A05s, l’azienda non sembra voler trascurare i suoi smartwatch.

Nello specifico, il noto produttore coreano sarebbe in procinto di proporre sul mercato un nuovo brevetto riguardante una funzione che, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, mira a migliorare la gestione dei dati che riguardano la salute del cuore. Si parla della capacità di verificare eventuali frequenze cardiache irregolari e segni di fibrillazione atriale.

I prodotti attualmente in commercio sono in grado di eseguire scansioni ECG ed effettuare elettrocardiogrammi. Nonostante ciò, eventuali scansioni devono essere attivate manualmente dall’utente e ciò ne limita fortemente l’utilità.

Il nuovo brevetto, registrato negli Stati Uniti, è stato individuato dal sito Wearable, sembra lavorare con l’intenzione di “Tradurre i segnali PPG nelle corrispondenti forme d’onda ECG“.

Come funziona e quali smartwatch potrebbero (teoricamente) supportare questa tecnologia?

In realtà, Samsung si è già dimostrata un’azienda molto attenta alla salute del cuore dei propri utenti. Giusto qualche tempo fa, infatti, la compagnia ha ottenuto l’approvazione della FDA per quanto riguarda il monitoraggio della fibrillazione atriale passiva con il suo Galaxy Watch 5. A conti fatti, il nuovo brevetto andrebbe ulteriormente in questa direzione.

Ma tutto ciò cosa centra con l’IA di cui abbiamo fatto accennato prima? L’IA generativa andrebbe a creare una migliore relazione tra ritmi della frequenza cardiaca e dati ECG. In questa fase, nota come relazione di Markov, possono verificarsi degli errori nella rilevazione e, proprio nell’eventualità di falsi positivi, entra in gioco l’IA. Questa, alimentata attraverso conoscenze pregresse e grafici probabilistici, dovrebbe arrivare quasi ad annullare il margine d’errore.

Nonostante si tratti di un brevetto interessante, va tenuto conto che la sua applicazione pratica potrebbe richiedersi anni, sempre ammesso che poi avvenga.

A livello di compatibilità, da quanto risulta al momento, uno smartwatch necessita di una funzione ECG per poter sperare l’integrazione di una funzionalità di questo tipo. Di fatto, a livello teorico, l’introduzione potrebbe interessare i dispositivi a partire da Watch Active 2 e Watch 3 in poi.

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