Qualcomm torna all’attacco del mercato PC con la seconda generazione di chip Snapdragon X2 Elite, annunciata durante lo Snapdragon Summit di Maui (Hawaii). Questa volta l’azienda non si limita a proporre un refresh dei SoC già noti, ma introduce una vera e propria gamma “Extreme”, destinata a posizionarsi come nuovo riferimento per prestazioni e funzionalità nei laptop e nei mini PC basati su Windows on ARM. L’operazione è chiara: insidiare Apple sul terreno dei chip ARM per computer, cercando al contempo di guadagnare terreno su Intel e AMD, ancora dominanti con l’architettura x86.
Architettura e configurazioni: fino a 18 core e 5 GHz
Il modello di punta, Snapdragon X2 Elite Extreme (X2E-96-100), introduce due significative caratteristiche “da record”:
- 18 core totali (12 Prime + 6 Performance), un numero mai visto in un SoC ARM per PC.
- Boost fino a 5 GHz su uno o due core, con un multi-core che raggiunge i 3,6 GHz.
Le altre varianti, X2E-88-100 e X2E-80-100, mantengono configurazioni rispettivamente a 18 e 12 core, con frequenze leggermente inferiori (4,7 GHz per il boost single-core/dual-core).
A livello di cache, si passa da 34 MB (per la versione a 12 core) a 53 MB nei modelli superiori, un salto che dovrebbe garantire maggiore efficienza nella gestione di carichi complessi come multitasking intensivo, elaborazioni grafiche e workload AI.
GPU e NPU: accelerazione grafica e AI al centro
Il comparto grafico è affidato alla nuova GPU Adreno X2-90, con clock fino a 1,85 GHz, che promette un miglioramento di 2,3 volte nelle performance per watt rispetto alla generazione precedente.
Sul fronte AI, Qualcomm punta forte con una NPU Hexagon da 80 TOPS (INT8), quasi raddoppiata rispetto alla precedente (45 TOPS). Una potenza appositamente congegnata per sostenere esperienze Copilot+ e applicazioni AI multimodali direttamente in locale, senza dipendere esclusivamente dal cloud.
In un contesto in cui i PC AI-native rappresentano la nuova frontiera del mercato, Qualcomm posiziona i suoi X2 come veri acceleratori per editing multimediale, generazione di contenuti e agenti intelligenti in tempo reale.
Memoria e connettività: larghezza di banda da record
Un altro punto distintivo è il supporto a LPDDR5X fino a 9.523 MT/s, con capacità massime oltre i 128 GB e bus fino a 192 bit, capace di garantire 228 GB/s di banda passante nella versione Extreme.
Sul fronte connessioni, i SoC integrano il modem Snapdragon X75 5G (fino a 10 Gbps in download) e il FastConnect 7800, compatibile con WiFi 7 e Bluetooth 5.4 LE. Non manca il supporto alla gestione multi-monitor (fino a tre display 5K a 60 Hz o 4K a 144 Hz).
Funzionalità business: gestione remota e sicurezza
Un’area in cui Qualcomm cerca di colmare il gap con Intel vPro è la nuova piattaforma Guardian, un sistema di gestione out-of-band dedicato agli amministratori IT per la manutenzione remota di dispositivi aziendali.
Dal punto di vista della sicurezza, gli X2 includono funzioni avanzate di protezione dei dati all’avvio e isolamento dei processi sensibili, con un approccio che mira a consolidare la fiducia delle imprese verso Windows on ARM.
Confronto con la prima generazione e prospettive di mercato
Gli Snapdragon X Elite di prima generazione (X1E), lanciati oltre un anno fa, avevano mostrato eccellenti doti di efficienza e autonomia, ma sono andati in sofferenza per la scarsa compatibilità software, in particolare nel gaming e con alcune applicazioni legacy.
Con gli X2, Qualcomm promette miglioramenti significativi in:
- multitasking (+31% rispetto alla generazione precedente a parità di consumo);
- efficienza energetica (fino al -43% di consumo a parità di potenza erogata);
- autonomia, con l’obiettivo di mantenere il concetto di “multi-day battery life” come marchio di fabbrica.
Le prime macchine basate su Snapdragon X2 Elite sono attese nella prima metà del 2026, con possibile anteprima al CES 2026 di Las Vegas.
La sfida con Apple, Intel e AMD
Non è un caso che l’importante annuncio di casa Qualcomm arrivi prima del lancio della nuova generazione dei SoC Apple Silicon, prevista per il 2026, e in un momento in cui AMD e Intel stanno preparando i loro chip x86 di nuova generazione.
La battaglia non sarà solo sui benchmark, ma su tre fronti cruciali:
- Ecosistema software: Microsoft dovrà migliorare ulteriormente il supporto x86 e spingere gli sviluppatori a ottimizzare i software per ARM.
- AI integrata: la capacità di eseguire modelli generativi e assistenti in locale diventerà sempre più cruciale.
- Mercato enterprise: Qualcomm punta chiaramente a convincere aziende ed enti pubblici. Qui la gestione remota e la sicurezza hanno un grande peso.
Un 2026 di svolta per Windows on ARM?
Con Snapdragon X2 Elite ed Extreme (scheda tecnica), Qualcomm non si limita a proporre un’alternativa: mira a ridefinire il concetto stesso di PC Windows basato su ARM, mettendo sul tavolo potenza, efficienza e funzionalità AI-native.
Se riuscirà a colmare il gap software e convincere partner e sviluppatori, il 2026 potrebbe rappresentare la vera svolta di Windows su piattaforma ARM, trasformando i laptop e i mini PC in piattaforme ibride, potenti e intelligenti.