Sostituire Edge con un altro browser in Windows 11 è più semplice nell'Unione Europea

I componenti di sistema di Windows 11, compreso il menu Start, finalmente aprono tutti i link con il browser impostato come predefinito anziché con Microsoft Edge. La modifica riguarda solo gli utenti residenti nei Paesi europei, Italia compresa.

Dopo le lamentele piovute da più parti, Microsoft aveva reso più semplice cambiare cambiare browser in Windows 11. Come sappiamo, infatti, Edge è configurato come browser Web di default in Windows 11 (così come in Windows 10). Rispetto a Windows 10, tuttavia, sostituire Edge con un altro browser era diventato decisamente più complicato in Windows 11.

Facendo una sorta di “inversione a U” rispetto all’impostazione inizialmente prevista per i sistemi Windows 11, browser Web di terze parti possono adesso richiedere di diventare l’applicazione predefinita per la gestione di specifici tipi di file e protocolli.

Sostituire Edge con un altro browser da impostare come predefinito in Windows 11

Suggeriamo anche di digitare tipi di file nella casella di ricerca di Windows 11 quindi scegliere Scegli i tipi di file e i collegamenti aperti da ogni app dal menu Start del sistema operativo.

Qui si può ad esempio cercare o selezionare il browser Web preferito e impostarlo come programma di navigazione di default con un clic sul pulsante Imposta predefinito. È inoltre possibile verificare che sia associato con i protocolli HTTPS, HTTP, FTP oltre che con i vari formati .html, .htm, eventualmente .pdf (i documenti PDF si aprono al doppio clic all’interno del browser) e così via.

Sostituire Edge con altro browser predefinito

A fine 2021 Microsoft aveva puntato i piedi sostenendo come non stia cercando di bloccare i tentativi di cambiare browser in Windows 11. È pacifico, tuttavia, che alcuni componenti di sistema continuano ad aprire i link con Edge anche nei casi in cui il browser predefinito è un altro.

Si pensi ad esempio alle pagine che Microsoft visualizza tra i risultati delle ricerche nel menu Start di Windows 11. Quando la ricerca di Windows non offre risultati utili in ambito locale, “la palla” viene passata al motore di ricerca Bing che individua informazioni potenzialmente utili sul Web e le propone nel menu Start del sistema operativo. In un altro articolo abbiamo visto come disattivare i risultati di ricerca nel menu Start di Windows 11 (e di Windows 10).

Il problema è che quei link, quando vi si fa clic, si aprono sempre e comunque con Edge, anche quando l’utente avesse impostato un altro browser come programma di default per l’apertura degli URI HTTPS e HTTP.

Un’importante novità attende gli utenti di Windows 11: le versioni più aggiornate del sistema operativo permetteranno di aprire i link con il browser predefinito, compresi quelli proposti nei risultati di ricerca del menu Start. Si tratta di un cambiamento davvero rilevante che, come conferma Microsoft, riguarderà solo ed esclusivamente gli utenti di Windows 11 nello Spazio Economico Europeo (SEE).

I componenti di sistema di Windows 11 apriranno quindi i collegamenti nel browser predefinito evitando l’utilizzo di Edge, comportamento che fino ad oggi sembrava “scritto sulla pietra”. La novità è apparsa nella build di anteprima 23531, installabile dagli utenti partecipanti al programma Windows Insider, ma sarà presto implementata anche nelle versioni stabili di Windows 11.

Microsoft non motiva la sua scelta ma è altamente probabile che abbia a che fare con le segnalazioni al vaglio della Commissione Europea, che già in passato aveva irrogato una sanzione all’azienda. Nel 2009, la Commissione Europea ha multato Microsoft per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi per PC promuovendo Internet Explorer a discapito di altri browser concorrenti.

In risposta a questa controversia, Microsoft ha adottato una serie di misure per rispettare le leggi europee sulla concorrenza. Una di queste misure è stata l’introduzione dell’ormai famoso ballot screen in Windows: offriva agli utenti una scelta di vari browser Web da sostituire a quello Microsoft. Per evitare un’imposizione simile, Microsoft sembra voler giocare d’anticipo e modificare eventuali punti di frizione con le Autorità europee.

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