Thunderbird: prove di supporto per Microsoft Exchange Server

Il team di sviluppo del client di posta Thunderbird conferma che a breve gli utenti potranno beneficiare del supporto per Microsoft Exchange Server. Dapprima il programma si appoggerà alle API EWS e a non a Graph. Cosa cambia per gli utenti.

Uno dei pochi client email “stand alone” davvero utilizzati e apprezzati dagli utenti è sicuramente Mozilla Thunderbird. Il programma di posta elettronica ha vissuto un periodo piuttosto tumultuoso rischiando anche di arrivare alla chiusura completa del progetto. A novembre 2023, abbiamo raccontato nel dettaglio i cambiamenti apportati all’applicazione che, con il lancio di Thunderbird 115 Supernova, hanno permesso di rendere il software sostenibile e “a prova di futuro”.

Sebbene sia attivamente utilizzato in tanti ambienti professionali in sostituzione di soluzioni cloud-based (quelle che una volta erano le webmail…), Thunderbird non si era mai scrollato di dosso la nomea di prodotto maggiormente orientato agli utenti privati. Ecco, i responsabili del progetto adesso stanno iniziando a investire convintamente in comunicazione spiegando come evolverà Thunderbird nel corso dei prossimi mesi. C’è anche un cronoprogramma (roadmap) piuttosto preciso che permette agli utenti di guardare con fiducia al futuro del client email aperto.

Una delle novità forse più importanti e attese: il supporto per Microsoft Exchange Server

Il team di sviluppo di Thunderbird ha lavorato duramente sul prodotto nel corso dell’ultimo anno, introducendo nuove funzionalità e miglioramenti dell’interfaccia.

Parlavamo di utilizzi in ambito professionale: ecco, all’orizzonte c’è l’aggiunta del supporto per Microsoft Exchange. Com’è noto, Microsoft Exchange Server è un server di posta e calendario largamente utilizzato per sincronizzare le informazioni di account aziendali o organizzativi, come gli account di posta elettronica di lavoro.

Exchange ha sempre funzionato con le applicazioni Outlook, così come con alcuni software di terze parti quali Apple Mail/Calendar. Thunderbird, tuttavia, non ha mai offerto il supporto completo per Exchange, a meno di non usare – in alcuni casi, quando previsto – il protocollo IMAP standard.

Il supporto per Exchange Server ci sarà, ma sarà parziale

I responsabili del progetto Thunderbird hanno confermato che gli sviluppatori sono al lavoro per estendere il supporto ad Exchange Server.

C’è tuttavia un problema di fondo. E neppure di poco conto. Mozilla prevede di implementare il supporto per Exchange tramite Exchange Web Services (EWS, in breve). Si tratta di un insieme di API (Application Programming Interfaces) sviluppate da Microsoft per consentire alle applicazioni e ai servizi di comunicare e interagire con i server Exchange.

A settembre 2023, tuttavia, avevamo confermato che Microsoft ritirerà il supporto per Exchange Web Services a partire dal 1° ottobre 2026. A partire da quella data, tutte le richieste provenienti da applicazioni non-Microsoft saranno automaticamente bloccate. Così, anche Thunderbird verrebbe “messo al tappeto”.

Raggiunta la data del 1° ottobre 2026, quindi, Thunderbird resterà compatibile solo con le installazioni di Exchange Server ospitate dagli amministratori di sistema su propri server (self-hosted). Alla fine, si tratta di una configurazione che sta diventando sempre meno diffusa al giorno d’oggi. Si calcola infatti che l’84% delle implementazioni di Exchange Server nel 2023 poggiavano sui servizi cloud di Microsoft.

La stretta di mano tra Thunderbird ed Exchange Server potrebbe essere limitata nel tempo

A dispetto dei piani di Microsoft, il team di Thunderbird ha precisato che il supporto nativo di Exchange Server tramite le API EWS è in programma e dovrebbe essere implementato nel client di posta con tempistiche piuttosto brevi. La gestione dell’autenticazione, della posta elettronica, dei calendari, dei contatti, saranno egualmente supportate all’interno di Thunderbird.

Sean Burke, ingegnere software presso Mozilla, ha dichiarato che al momento EWS è il modo migliore per abilitare il supporto sia per Exchange Online che per le installazioni del software server sui sistemi degli utenti.

L’utilizzo dell’API Graph, così caldeggiato da Microsoft in sostituzione di EWS, è stato preso in considerazione e, verosimilmente, sarà valutato in futuro. Allo stato attuale, però, Burke ricorda che fornisce caratteristiche più ridotte se confrontate con EWS e manca di alcune funzionalità per le applicazioni desktop.

Insomma, tra le righe si legge che gli sviluppatori di Thunderbird non sono convinti del rispetto della tabella di marcia da parte di Microsoft. Perché se davvero il 1° ottobre 2026 “si chiuderanno i rubinetti” di EWS, le API Graph non possono fornire funzionalità ridotte rispetto all’interfaccia che viene accantonata.

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