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Lione, la terza città francese, compie un passo significativo verso l’indipendenza tecnologica e la sovranità digitale. Con oltre un milione di residenti e circa 10.000 dipendenti comunali, la metropoli ha deciso di abbandonare Microsoft Office in favore della suite open source OnlyOffice. E’ una ulteriore testimonianza del fatto che c’è stata una svolta nel panorama europeo, con una crescente volontà di ridurre la dipendenza dai colossi tecnologici statunitensi.
Oltre alla sostituzione della suite di produttività, Lione ha scelto di migrare dal database Microsoft SQL a PostgreSQL, una soluzione open source altrettanto potente. Questa decisione si inserisce in una strategia più ampia volta a promuovere l’autonomia digitale e a favorire un ecosistema tecnologico più sostenibile.
Tecnologia più verde
Uno degli aspetti centrali della transizione di Lione è l’attenzione alla sostenibilità ambientale. L’amministrazione locale punta a prolungare il ciclo di vita delle attrezzature informatiche esistenti, contribuendo così a ridurre i rifiuti elettronici. Questa scelta non solo rafforza l’impegno verso un futuro più ecologico, ma rappresenta anche un elemento distintivo del progetto.
Per completare questa trasformazione digitale, Lione sta implementando Territoire Numérique Ouvert, una piattaforma collaborativa progettata per gestire videoconferenze e automatizzare i processi d’ufficio. Questo progetto innovativo ha ricevuto un finanziamento di due milioni di euro dall’Agenzia francese per lo sviluppo regionale. I fondi saranno utilizzati anche per l’installazione nei data center locali, consolidando ulteriormente l’infrastruttura tecnologica della città. La piattaforma è già operativa in nove comuni francesi, con migliaia di utenti attivi che ne sfruttano le potenzialità.
Un movimento europeo
Lione non è sola in questa rivoluzione digitale. Altre regioni europee stanno seguendo un percorso simile. La regione tedesca dello Schleswig-Holstein, ad esempio, sta adottando LibreOffice e Linux, mentre la Danimarca ha scelto soluzioni open source pur mantenendo Windows. Questi sviluppi sottolineano una crescente diffidenza verso le tecnologie americane e un rinnovato impegno per costruire un’Europa digitalmente indipendente.
Lezioni dal passato
Nonostante l’entusiasmo, ci sono lezioni da apprendere dai precedenti tentativi di transizione. Monaco di Baviera, che aveva adottato Linux nel 2003, è tornata a Microsoft nel 2017 a causa di problemi di usabilità e compatibilità. Tuttavia, secondo un’analisi di Accenture, il fallimento non era legato alla tecnologia in sé, ma piuttosto a problemi organizzativi. Questo sottolinea l’importanza di una pianificazione accurata e di un supporto adeguato durante il processo di migrazione.