Usare ChatGPT gratis senza account: da oggi è possibile

OpenAI presenta una versione di ChatGPT accessibile e utilizzabile senza account: ecco come funziona. La società, comunque, spiega che usa un più ampio spettro di salvaguardie.

OpenAI racconta che più di 100 milioni di persone in 185 Paesi utilizzano ChatGPT settimanalmente per imparare qualcosa di nuovo, trovare ispirazione creativa e ottenere risposte valide e argomentate. Con l’intento di consegnare il chatbot nelle mani di quanti più utenti possibile, l’azienda guidata da Sam Altman decide di rimuovere il requisito che prevede la registrazione di un nuovo account per usare ChatGPT. L’implementazione della novità sarà graduale ma OpenAI ne assicura l’attivazione a livello globale.

ChatGPT gratis senza bisogno di effettuare il login

Il principale assistente conversazionale di OpenAI diventa da oggi accessibile a tutti, anche a coloro che preferiscono non attivare un account. Visitando la home page del servizio, OpenAI non chiederà più di effettuare il login: il chatbot diventa subito utilizzabile, anche da parte di utenti non autenticati, senza la necessità di svolgere passaggi aggiuntivi.

La società impegnata nello sviluppo di soluzioni per l’intelligenza artificiale precisa che l’accesso a ChatGPT senza account non prevede la possibilità di sfruttare lo stesso set di funzionalità dalla versione free con account.

Ad esempio, ChatGPT senza login non permette di salvare o condividere le conversazioni, utilizzare istruzioni personalizzate o altre caratteristiche più avanzate. Di default, le chat potranno comunque essere utilizzate ai fini dell’addestramento dei modelli.

Evitare l’utilizzo del contenuto delle chat nella versione free di ChatGPT

Gli utenti che si servono di ChatGPT possono scegliere di non consentire l’utilizzo delle conversazioni per l’addestramento. Basta fare clic sul piccolo punto interrogativo nella parte inferiore destra, scegliere Impostazioni e disabilitare la funzione.

OpenAI chiarisce che la versione gratuita di ChatGPT senza necessità di account sfrutterà “politiche sui contenuti leggermente più restrittive“. I portavoce dell’azienda non l’hanno spiegato nel dettaglio ma si ritiene che le risposte offerte da ChatGPT possano risultare ulteriormente filtrate, con ulteriori salvaguardie specificamente progettate per affrontare la gestione di contenuti non appropriati.

La società ha aggiunto anche che provvederà a rafforzare i controlli su eventuali abusi della versione gratuita di ChatGPT. D’altra parte, rimossa la restrizione dell’account, gli utenti tenderanno a crescere: la stessa fase di inferenza rimane costosa da gestire. Lo stesso modello GPT-3.5 non si sottrae a questa logica.

In un altro articolo abbiamo visto quali errori commette ChatGPT e perché non possa essere considerato come una sorta di oracolo.

Credit immagine in apertura: iStock.com – Anastasiia Voronina

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