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Negli ultimi mesi, ottenere i visti studenteschi USA è diventato un percorso ancora più complesso e articolato, segnando una svolta storica nelle modalità di accesso ai programmi di studio e scambio negli Stati Uniti. Dal 18 giugno 2025, il Dipartimento di Stato americano ha introdotto una nuova procedura per i visti studio USA che pone la presenza online dei candidati sullo stesso piano dei documenti ufficiali, ridefinendo radicalmente i criteri di valutazione e le aspettative di chi sogna un’esperienza formativa oltreoceano.
Visti studio USA: cosa cambia
La principale novità riguarda l’introduzione di uno screening digitale senza precedenti, che va ben oltre il tradizionale controllo dei requisiti amministrativi. Anche in caso di esito positivo del colloquio consolare, tutti i richiedenti saranno soggetti a un rifiuto temporaneo necessario a consentire un approfondito controllo dei social e una verifica a tutto tondo della loro identità digitale dello studente.
Il nuovo sistema non si limita a un semplice sguardo ai principali social network, ma abbraccia l’intera attività web del candidato. I funzionari consolari, infatti, richiederanno l’accesso completo ai profili social, valutando contenuti, interazioni e comportamenti online. In questo contesto, mantenere profili privati o limitare la visibilità delle proprie attività digitali potrebbe essere interpretato come una mancanza di trasparenza, mettendo seriamente a rischio l’esito della domanda per il visto studio.
Le direttive emanate dal Dipartimento di Stato stabiliscono inoltre che lo stesso funzionario che conduce l’intervista sia responsabile della verifica digitale, senza possibilità di delegare questo compito ad altri colleghi. Si tratta di una misura che punta a garantire coerenza e responsabilità diretta nell’intero iter di valutazione. Da sottolineare che non sono previsti limiti temporali per l’elaborazione delle pratiche: ogni singolo caso verrà analizzato con la massima attenzione, indipendentemente dai tempi necessari, e la pressione sugli uffici consolari aumenterà di conseguenza.
L’attenzione dell’amministrazione americana si concentra soprattutto su contenuti potenzialmente problematici, come manifestazioni di ostilità verso istituzioni, cittadini o valori degli Stati Uniti. La reputazione digitale dei candidati assume così un peso determinante, diventando un vero e proprio elemento discriminante nell’approvazione della domanda. Ogni post, commento o interazione potrebbe essere passato al setaccio e valutato in chiave di rischio per la sicurezza nazionale o per la tutela dell’immagine degli USA.
I tempi del visto si allungano
Questa evoluzione del controllo consolare implica un cambiamento sostanziale anche per i consolati stessi, chiamati ad adeguarsi alle nuove procedure entro cinque giorni lavorativi. Le sedi diplomatiche dovranno riattivare le prenotazioni per i colloqui relativi ai visti F, M e J, ma la tempistica dell’implementazione varia sensibilmente da Paese a Paese: alcune rappresentanze hanno già avviato lo screening digitale sui profili social, mentre altre non hanno ancora riaperto le agende per i nuovi appuntamenti. Per questo motivo, i candidati sono invitati a monitorare costantemente i siti web delle ambasciate e dei consolati per ricevere aggiornamenti tempestivi sulle procedure e sulle tempistiche.
L’adozione di questi strumenti digitali, inevitabilmente, comporterà un allungamento dei tempi di approvazione delle domande.