Waze non sarà più supportato su alcuni smartphone

Waze richiederà Android 10 per i nuovi aggiornamenti: fine del supporto per tutti i device fermi ad Android 9.
Waze non sarà più supportato su alcuni smartphone

Waze, piattaforma molto amata dagli automobilisti, si prepara a un importante cambiamento: la prossima release 5.9.90, già in fase di test tra gli utenti beta, richiederà obbligatoriamente Android 10 come sistema operativo minimo. Questo cambiamento segna l’addio al supporto per Android 9 e per tutte le versioni precedenti, alzando di fatto l’asticella rispetto all’attuale requisito minimo, fissato su Android 8.0.

La scelta, benché coinvolga una minoranza, avrà ripercussioni tangibili: circa il 5,8% degli utenti Android attivi, ancora fermi a versioni più datate, si troverà costretto a prendere una decisione: cambiare smartphone, o cambiare app di navigazione.

Waze abbandona i vecchi smartphone

La conferma della svolta arriva anche da APKMirror, portale di riferimento per il download di applicazioni, dove le build più recenti di Waze indicano già chiaramente il nuovo requisito. Sul Play Store ufficiale, invece, il cambiamento non è ancora stato comunicato, ma secondo le tempistiche abituali, la transizione dovrebbe completarsi entro una o due settimane, allineandosi con il ciclo di rilascio delle versioni beta.

Per chi utilizza dispositivi vecchi, la situazione è destinata a cambiare sensibilmente. Gli utenti potranno continuare a usare la versione attuale di Waze, ma dovranno rinunciare agli aggiornamenti, alle nuove funzionalità e alle correzioni di bug. Questa condizione, nel medio-lungo termine, potrebbe tradursi in una progressiva perdita di accesso ai servizi e a un’esperienza d’uso meno sicura e performante.

La decisione di abbandonare il supporto per Android 9 trova spiegazione nelle esigenze tecniche e di sicurezza che caratterizzano lo sviluppo moderno delle app. L’integrazione di API più recenti e la possibilità di sfruttare le nuove tecnologie offerte dai sistemi operativi aggiornati consentono agli sviluppatori di proporre un’app più efficiente e protetta. Mantenere la compatibilità con versioni obsolete comporta infatti costi e complessità crescenti, che spesso non giustificano l’investimento, soprattutto se la fetta di utenti coinvolta è ridotta.

L’alternativa: Google Maps o cambiare modello

È interessante osservare come il panorama delle app di navigazione non sia omogeneo: Google Maps, principale concorrente di Waze, mantiene ancora il supporto per Android 8.0, offrendo così un’alternativa valida a chi non può o non vuole aggiornare il proprio dispositivo. Questa differenza strategica potrebbe influenzare le scelte degli utenti più restii al cambiamento, ma sottolinea anche la crescente tendenza a concentrare le risorse sulle piattaforme più moderne.

Per chi si trova nella situazione di dover scegliere, le opzioni sono essenzialmente due: tentare un aggiornamento del sistema operativo, laddove possibile, oppure valutare l’acquisto di uno smartphone più recente.

Una decisione non sempre semplice, soprattutto per chi possiede dispositivi ancora perfettamente funzionanti, ma non più supportati dai produttori. La pressione verso l’aggiornamento tecnologico, tuttavia, sembra essere una direzione ormai consolidata nell’industria delle app mobili.

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