Western Digital e Kioxia valutano la fusione per creare il più grande produttore di SSD

L'eventuale fusione tra Western Digital e Kioxia porterebbe alla nascita di un'azienda con una quota di mercato superiore a quella di Samsung nel segmento degli SSD.

Il mercato delle unità a stato solido (SSD) è abbastanza diversificato anche se in ultima analisi le prestazioni dei prodotti dipendono strettamente dai chip di memoria 3D NAND che vengono utilizzati.

Dal punto di vista dei singoli produttori quelli che ottengono maggiori profitti sono ovviamente coloro che realizzano sia gli SSD che le memorie flash integrate all’interno di tali dispositivi.

Secondo le ultime indiscrezioni Western Digital e Kioxia stanno valutando una fusione per creare il più grande produttore al mondo di SSD, superando anche Samsung.
Dopo l’eventuale intesa le due aziende deterrebbero il 31,4% del mercato mentre Samsung si fermerebbe al 24,4% in termini di dispositivi di storage complessivamente realizzati.
In termini di “quantità di bit” messi a disposizione dei rispettivi clienti, Samsung manterrebbe la leadership con il 34,9% mentre l’asse Western Digital-Kioxia si fermerebbe al 25,7%.

Di fronte alle avversità, come quelle create dall’attuale situazione sanitaria, le aziende provano a rafforzarsi in ottica futura consolidando i settori nei quali sono maggiormente attive. L’industria dei semiconduttori sta progressivamente consolidando le sue attività: le realtà più grandi assorbono quelle più piccole. A questo proposito ci aspettiamo grandi manovre anche da parte di Intel che sembra voler investire in maniera pesante.

L’accordo tra Western Digital e Kioxia potrebbe avere un valore dell’ordine di 20 miliardi di dollari.
Nel 2015 Western Digital ha acquistato SanDisk per 19 miliardi di dollari: si tratta della nota azienda che nel lontano 1989 intuì l’enorme potenziale delle memorie flash e registrò un brevetto in cui venivano descritti i principi di funzionamento di un’unità SSD. Nel 1991 presentò il primo SSD commerciale della storia (capienza pari a 20 MB e costo pari a 1.000 dollari): ne parliamo nell’articolo in cui descriviamo il funzionamento delle unità SSD.

La mossa di Western Digital è evidentemente orientata a rafforzare la sua presenza nel mercato degli SSD con il CEO della società che ha dichiarato di recente: “abbiamo una grande partnership con Kioxia e stiamo cercando di creare un futuro insieme“.
La produzione dei chip 3D NAND sulla quale Western Digital fa affidamento proviene già oggi dagli stabilimenti Kioxia (ex Toshiba Memory) e le due aziende sono comproprietarie dei brevetti legati allo sviluppo delle memorie BiCS. Una fusione, quindi, appare un’operazione quasi scontata.

In un altro articolo parliamo delle diverse “colorazioni” dei prodotti Western Digital.

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