WhatsApp Desktop addio su milioni di PC: l'app verrà ritirata

WhatsApp sostituisce l'app nativa per Windows con una versione web: la usavano in pochi, ma aveva dei vantaggi che andranno persi.
WhatsApp Desktop addio su milioni di PC: l'app verrà ritirata

WhatsApp, la celebre piattaforma di messaggistica istantanea utilizzata da oltre 2 miliardi di persone ogni mese, sta per abbandonare la propria app nativa per Windows, puntando tutto su una nuova web app. Questa scelta rappresenta un cambio di rotta non solo per gli sviluppatori, ma anche per gli utenti che da anni si affidano alla stabilità e alle funzionalità delle app native. La decisione, tuttavia, solleva una serie di interrogativi sulla direzione futura e sull’impatto che questa transizione potrà avere sulla qualità del servizio offerto.

WhatsApp: addio all’app

La nuova strategia di WhatsApp si basa sull’adozione di un web wrapper, una soluzione che consente di impacchettare contenuti web in una forma che simula un’applicazione tradizionale. Questo approccio, sempre più diffuso tra le aziende tecnologiche, permette di semplificare lo sviluppo mantenendo un’unica base di codice, facilmente adattabile a diversi sistemi operativi.

Il vantaggio principale è evidente: gli sviluppatori possono gestire meno codice, rilasciare aggiornamenti in modo più rapido e semplificare la distribuzione su piattaforme differenti, ottimizzando così tempi e risorse.

Tuttavia, questa efficienza comporta delle conseguenze rilevanti dal punto di vista delle prestazioni. Secondo test effettuati da esperti del settore, la nuova web app di WhatsApp richiede circa il 30% in più di memoria RAM rispetto alla precedente versione nativa. Un incremento di questo tipo non può essere sottovalutato, soprattutto per quegli utenti che utilizzano computer meno performanti o che sono soliti lavorare con molte applicazioni aperte contemporaneamente. Il consumo maggiore di risorse potrebbe tradursi in rallentamenti, minore reattività e una generale perdita di fluidità nell’esperienza d’uso.

Un altro svantaggio, questa volta meno importante, riguarda l’integrazione estetica con il sistema operativo. La versione nativa di WhatsApp per Windows era stata progettata per offrire una coerenza visiva e funzionale con l’ambiente di Windows 11, sfruttando le peculiarità grafiche e le notifiche del sistema. La nuova web app, invece, fatica a mantenere lo stesso livello di armonia visiva, e anche il sistema di notifiche subirà delle modifiche che potrebbero influire negativamente sulla tempestività e sulla qualità delle comunicazioni.

Dove andrà WhatsApp

Questa scelta appare particolarmente sorprendente se si considera che, fino a poco tempo fa, WhatsApp promuoveva con decisione i vantaggi delle app native nella propria documentazione ufficiale. L’azienda sottolineava come le applicazioni sviluppate specificamente per ciascun sistema operativo garantissero prestazioni superiori e una maggiore affidabilità.

Ora, queste caratteristiche sembrano essere state sacrificate in nome della praticità di sviluppo e della gestione centralizzata del codice, evidenziando una chiara controtendenza rispetto alle strategie precedenti.

Il quadro strategico di WhatsApp si fa ancora più complesso se si considera che, in parallelo a questa transizione verso le tecnologie web, l’azienda ha avviato la sperimentazione di una nuova app nativa per iPad, a distanza di ben sedici anni dal debutto su iPhone. Questo dimostra che l’approccio nativo non è stato completamente abbandonato, ma viene adottato in modo selettivo in base alle esigenze di mercato e alle opportunità commerciali che si presentano.

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