Windows 11: sono pochi gli utenti che hanno deciso di aggiornare al nuovo sistema operativo

Un'indagine di AdDuplex di fine ottobre suggeriva che Windows 11 poteva già contare su una quota di mercato incoraggiante. Secondo Lansweeper sono pochi invece gli utenti che hanno aggiornato al nuovo sistema operativo.

Stando ai risultati di un sondaggio svolto da AdDuplex a settembre scorso la stragrande maggioranza degli utenti Windows non era a conoscenza dell’esistenza di Windows 11 né sapeva che il sistema operativo sarebbe stato pubblicamente rilasciato a inizio ottobre.

A distanza di un mese dal debutto di Windows 11 con le novità precedentemente illustrate, sebbene sia ancora privo del supporto nativo per l’installazione e l’avvio di app Android (Windows Subsystem for Android è al momento disponibile solo per gli iscritti al programma Windows Insider, a meno che non si installi manualmente il pacchetto WSA nella versione stabile di Windows 11), un’indagine svolta da AdDuplex segnalava che circa il 5% degli utenti utilizzano il più recente sistema Microsoft.
A novembre 2021 un nuovo aggiornamento pubblicato da AdDuplex indica che gli utenti di Windows 11 sono saliti all’8,6% del totale.

A circa due mesi di distanza dal lancio di Windows 11 gli sviluppatori di Lansweeper, software che permette di effettuare una scansione della rete LAN e generare una sorta di “inventario” dei dispositivi connessi, hanno diffuso un riscontro non propriamente incoraggiante rivelando che appena lo 0,21% degli utenti di Windows 10 hanno aggiornato a Windows 11. E ciò nonostante l’aggiornamento sia completamente gratuito.

La base dati utilizzata da Lansweeper sono circa 10 milioni di dispositivi Windows sottoposti a scansione attraverso l’applicazione.
Un aspetto va preso in considerazione: Lansweeper è un software prevalentemente utilizzato da professionisti e aziende, soggetti che in generale non sono interessati ad effettuare un aggiornamento verso un sistema operativo che è stato appena lanciato e che quindi non è considerabile come sufficientemente maturo. È quindi lecito ipotizzare che prendendo in considerazione l’intera platea degli utenti di Windows 10 la percentuale di chi ha scelto di passare a Windows 11 sia più ampia.

Va inoltre considerato che per la prima volta dopo anni i requisiti di Windows 11 sono certamente più stringenti: è necessario attivare il TPM 2.0, la funzionalità Secure Boot e il PC deve utilizzare uno dei processori x86-64 indicati da Microsoft come compatibili.
Tanti processori che oggi funzionano molto bene con Windows 10 non sono utilizzabili con Windows 11: i workaround per installare comunque il sistema operativo ci sono ma Microsoft ha esplicitamente dichiarato che i PC non compatibili potrebbero non ricevere più alcun aggiornamento attraverso Windows Update.

In un altro articolo abbiamo visto perché secondo noi Windows 10 è destinato a diventare il nuovo Windows 7 grazie anche al supporto ufficiale che continuerà con gli rilascio degli aggiornamenti di sicurezza per le varie edizioni del sistema operativo fino al 14 ottobre 2025.

Chi ha ragione? AdDuplex o Lansweeper? Ancora troppo presto per dirlo anche perché gli acquisti pre-natalizi di dispositivi con Windows 11 preinstallato sono destinati a rivoluzionare lo scenario. I conti si faranno da fine gennaio prossimo: per allora si dovrebbe avere un quadro più preciso.

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