Era fine agosto 1995 quando Microsoft presentò il suo Windows 95, un sistema operativo che segnò una svolta epocale raccogliendo l’eredità della gamma Windows 3.x. Questi ultimi, infatti, erano ambienti operativi in quanto interfacce grafiche da installare al di sopra di MS-DOS. Parallelamente, fu la famiglia Windows NT a rappresentare un vero e proprio cambio di passo: abbiamo spiegato perché Windows NT uscì vittorioso dal confronto con Unix. Due sviluppatori indipendenti si sono diverti, ai giorni nostri, a creare Windows 93, un “progetto parodia” e una sorta di “Web OS” che fa il verso ai sistemi operativi di inizio anni ’90.
La denominazione Windows 93 ha un motivo: Microsoft passò direttamente da Windows 3.1 a Windows 95, creando un “vuoto” nella nomenclatura dei suoi sistemi. Ecco quindi una piattaforma che in chiave umoristica simula all’interno del browser Web un sistema operativo retrò. Puntate il browser su questa pagina e tenetevi forte: l’effetto nostalgia è assicurato.
Come funziona Windows 93 e cosa integra
Abbiamo detto che Windows 93 non è né un sistema operativo né un ambiente operativo. È semplicemente una rivisitazione, in chiave umoristica, del funzionamento dei sistemi Windows dei primi anni ’90. È un’applicazione Web, accessibile dal browser e sviluppata utilizzando HTML, CSS, JavaScript e API Canvas. Queste ultime si sono rivelate essenziali per disegnare grafiche dinamiche e animazioni riproducendo così quegli elementi visivi e interattivi che richiamano l’estetica dei sistemi operativi di un tempo.
Windows 93 simula un ambiente desktop con icone, finestre e menu, permettendo agli utenti di interagire come se stessero utilizzando un vero sistema operativo.
Il progetto include applicazioni e giochi che richiamano i programmi dell’epoca, spingendo però su funzioni esagerate e surreali. Ci sono un semplice editor di testo per le annotazioni; Zkype, una versione parodistica di Skype; un programma di deframmentazione che si comporta come il gioco Snake; un riproduttore multimediale e un gestore di file MIDI con una ricca libreria.
In Windows 93 spiccano anche Solitude, una reinterpretazione del classico solitario; un clone di Wolfenstein 3D, sparatutto in soggettiva che riporta ai primi titoli del genere e che ha come protagonisti Microsoft e il movimento del software libero; un emulatore NES che include vari giochi classici Nintendo; le Guerre Stellari in caratteri ASCII.
Utilizzando il motore text-to-speech locale, Windows 93 può anche pronunciare qualunque frase a partire da un testo scritto. E c’è anche una sorta di meccanismo di virtualizzazione, che per gli anni ’90 sarebbe stato qualcosa di assolutamente improbabile.
In ogni caso, alzate il volume perché gli effetti sonori di Windows 93 – che ci riportano a un’epoca ormai sepolta – sono davvero da non perdere. Mettetevi anche da parte l’URL del sito: potreste in futuro usarlo come scherzo per PC da pesce d’aprile.