Windows Defender indica CCleaner come pericoloso: non proprio

Il messaggio di allerta mostrato in alcuni casi da Windows Defender reca la stringa "PUA" a conferma che l'antimalware mette in guardia l'utente circa la possibile installazione di programmi potenzialmente superflui.

Nel recente passato Piriform, società sviluppatrice di note e apprezzate utilità come CCleaner, Recuva e Defraggler, ha vissuto momenti non proprio piacevoli. I server dell’azienda sono stati più volte bersaglio di attacchi mirati con i criminali informatici che hanno utilizzato ingegnosi espedienti per modificare il contenuto degli archivi ufficiali e sfruttare la popolarità dei software Piriform per distribuire malware: Avast conferma un attacco probabilmente rivolto, di nuovo, a CCleaner.

I tecnici della società hanno risolto tutte le problematiche anche se qualcosa si era già rotto, nel rapporto con gli utenti, quando due anni fa si scoprì che CCleaner memorizzava alcuni dati personali: L’ultima versione di CCleaner raccoglieva dati anche contro la volontà degli utenti.
Anche quel comportamento fu modificato con Piriform che fece luce sugli interventi messi in campo: CCleaner si aggiorna per superare le polemiche di agosto.

Adesso una nuova tegola cade su CCleaner: nei giorni scorsi Windows Defender ha iniziato a bollare l’applicazione come “potenzialmente dannosa” (PUA:Win32/CCleaner).

Va detto, però, che Microsoft non ritiene assolutamente malevolo CCleaner: come viene spiegato nell’analisi pubblicata a questo indirizzo, Windows Defender semplicemente mette in allerta gli utenti nel momento in cui la versione di CCleaner scaricata e in corso d’installazione provasse a installare software potenzialmente superflui (i cosiddetti PUP, Potentially Unwanted Programs o PUA, Potentially Unwanted Applications).

Microsoft sta da tempo investendo sul miglioramento del motore di riconoscimento di quei programmi che non sono malevoli di per sé ma che possono rivelarsi inutili o rallentare il sistema, generalmente installati dalle procedure di setup di molte applicazioni gratuite disponibili in rete. Così, se fino “a ieri” la protezione anti-PUP e anti-PUA era attivabile in Windows Defender applicando una modifica sul registro di sistema, adesso la misura di difesa è abilitabile tramite l’interfaccia del sistema operativo: Windows 10 si arricchisce della protezione contro i software potenzialmente indesiderati: a partire da Windows 10 versione 2004 (Windows 10 Aggiornamento di maggio 2020), infatti, è attivabile digitando Sicurezza di Windows nella casella di ricerca, cliccando su Controllo delle app e del browser, su Impostazioni di protezione basate sulla reputazione quindi su Blocco app potenzialmente indesiderata.

Poiché alcune versioni di CCleaner (e degli altri software Piriform) propongono all’utente l’installazione di programmi aggiuntivi (Google Chrome, Google Toolbar, Avast Free Antivirus e AVG Antivirus Free), allora Windows Defender sta iniziando a indicare l’utilità come “PUA” perché potenzialmente vettore di elementi superflui.

Le versioni a pagamento di CCleaner e degli altri software dello stesso produttore non innescano alcun avviso da parte di Windows Defender. Inoltre, come spesso rammentato, se si fosse interessati a usare CCleaner (e le altre utilità) è bene ricorrere alle versioni portabili che non necessitano di installazione e non installano sul sistema alcun oggetto inutile. Nel caso di CCleaner la versione portabile può essere scaricata gratuitamente da questa pagina.

Suggeriamo anche la lettura dell’articolo Windows Defender: svelate tutte le impostazioni nascoste.

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