5G e l'impatto sul consumo batteria: lo studio di Ookla

Attraverso alcune analisi, Ookla ha tranquillizzato gli utenti sul consumo di batteria eccessivo da parte della connessione 5G.
5G e l'impatto sul consumo batteria: lo studio di Ookla

Grandi discussioni e falsi miti si sono alimentati durante gli ultimi tre anni in merito alla nuova tecnologia 5G. Dapprima l’unica convinzione era quella che si trattasse di un modo per navigare a velocità mai viste prima, mentre subito dopo si è diffusa la scellerata idea di distruggere le antenne a causa di fantomatiche radiazioni letali per il genere umano.

Tra le due scuole di pensiero, la prima è certamente quella più giusta, anche se in Italia ad oggi le infrastrutture non consentono una distribuzione equa del nuovo standard sul territorio. Un’altra questione è stata sollevata dopo qualche tempo di utilizzo: si tratta della batteria degli smartphone. Il 5G avrebbe infatti suscitato grandi preoccupazioni sull’autonomia dei dispositivi mobili, con gli utenti che avrebbero notato una drastica riduzione con la nuova tecnologia in uso.

A proposito di ciò, in questi giorni è stato pubblicato un nuovo studio da parte di Ookla, leader nel settore dei test sulla velocità internet.

Ookla, l’analisi sull’impatto del 5G sulle batterie degli smartphone

Ookla sostiene che l’uso del 5G influisca negativamente sulla batteria dello smartphone, portando ad un esaurimento più rapido rispetto al 4G. Il battery-drain constatato dagli utenti sarebbe superiore di circa il 6-11% rispetto ad un utilizzo del vecchio standard di connettività.

C’è però un aspetto fondamentale da valutare:il SoC presente all’interno del dispositivo mobile. Al momento Qualcomm riuscirebbe a gestire meglio la situazione con i suoi Snapdragon, notoriamente i chip più efficienti sul mercato. In particolar modo il modello 8 Gen 2 avrebbe fatto registrare i dati migliori in merito al consumo di batteria con il 5G in utilizzo.

È stato registrato infatti un consumo del 31%, mentre usando il 4G si è arrivati al 25%. I dati confermano il range precedentemente mostrato dallo studio di Ookla, ma il valore in questione è il più basso tra quelli ottenuti con vari processori.

L’azienda sostiene che con l’arrivo delle nuove generazioni di SoC la situazione dovrebbe migliorare nettamente. Oggi i top di gamma attuali gestiscono meglio il problema e secondo Ookla il futuro vedrà un allineamento totale rispetto ai consumi generati dal 4G.

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