Acquisizione di Broadcom e Qualcomm da parte di Intel?

Si vocifera in queste ore di una possibile storica acquisizione di Broadcom e Qualcomm da parte dell'azienda di Santa Clara, ma soltanto se venisse siglata un'intesa tra le due aziende. Vediamo perché.

Intel avrebbe dato incarico ai suoi consulenti di tentare l’acquisizione di Broadcom, ma soltanto se quest’ultima porterà in casa della società di Santa Clara tutti gli asset di Qualcomm.

Intel guarderebbe all’eventuale unico soggetto che si formerebbe dalla fusione tra Broadcom e Qualcomm come una “minaccia esistenziale“.
Se da un lato, infatti, Qualcomm detiene la leadership nel mercato dei SoC per dispositivi mobili, Broadcom ha dalla sua un portafoglio di prodotti e brevetti davvero impressionante.
Inoltre, la società di Singapore – Avago – che ha a suo tempo acquisito Broadcom e che adesso ha promesso di stabilire la sua sede negli Stati Uniti sotto le pressioni delle autorità d’Oltreoceano, è già un importante fornitore di componenti hardware per Apple.


Un’eventuale intesa tra Qualcomm e Broadcom, quindi, porterebbe all’immediata “cessazione delle ostilità” tra Apple e Qualcomm con le vertenze legali destinate a chiudersi “a tarallucci e vino”.

Il risolversi delle controversie tra la Mela e Qualcomm, quindi, potrebbe verosimilmente portare a un allontanamento di Apple dall’utilizzo dei modem Intel (le CPU sono oggi fornite da Samsung e TSMC), con gravi ripercussioni economiche per l’azienda guidata da Brian Krzanich.

Nell’ormai lontano 2005 Intel ha perso una grande occasione rigettando la richiesta di Steve Jobs di realizzare le CPU dei suoi iPhone. I vertici di Intel ritenevano che la visione di Jobs fosse troppo ambiziosa e che l’interesse rivolto nei confronti dei device mobili fosse una “moda passeggera”.
Scetticismo che è stato poi smentito dai numeri: Apple è riuscita a vendere fino ad oggi 1,8 miliardi di dispositivi iOS.

Con un limitato impegno nel settore “mobile”, almeno rispetto alle dimensioni odierne del mercato, la ventilata acquisizione del duo Qualcomm-Broadcom da parte di Intel viene da molti bollata come “una mossa suicida”.
Jean-Louis Gassée, informatico francese noto per aver sostituito Jobs come direttore responsabile della sezione Macintosh di Apple, sostiene in un’analisi pubblicata quest’oggi, che il migliore scenario per Intel è che le cose restino immutate, con l’acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom che non vada a buon fine.

Diversamente, si creerebbe un soggetto destinato a mettere duramente i bastoni tra le ruote ad Intel e, nel caso di un’acquisizione, l’azienda si troverebbe in grave difficoltà nel conciliare il suo business incentrato su x86 con una piattaforma completamente diversa qual è quella ARM: Differenza tra processori ARM e x86.

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