Anche nello spazio, a bordo della ISS, si stampa in 3D

In quell'aprile 1970 l'equipaggio della missione Apollo 13 non avrebbe tenuto il mondo intero col fiato sospeso se avesse avuto a disposizione la tecnologia odierna.

In quell’aprile 1970 l’equipaggio della missione Apollo 13 non avrebbe tenuto il mondo intero col fiato sospeso se avesse avuto a disposizione la tecnologia odierna. I tecnici della NASA hanno infatti oggi trasmesso via e-mail il modello tridimensionale di una sorta di chiave inglese, necessaria per le operazioni a bordo della stazione spaziale internazionale (ISS).

Il comandante della missione, Barry Wilmore, ha così potuto stampare in 3D la chiave e risolvere brillantemente il problema presentatosi. Non è la prima volta che un oggetto creato sulla Terra, almeno sotto forma di modello 3D, viene stampato nello spazio utilizzando una stampante collegata alla Rete ma è il primo caso in cui ciò viene fatto per rispondere alle esigenze degli astronauti.

Sempre all’interno della ISS, che vede tra i membri dell’equipaggio l’italiana Samantha Cristoforetti (che tra l’altro, sulla sua pagina Facebook), sta regolarmente pubblicando le immagini più belle della Terra viste dalla prospettiva privilegiata della stazione spaziale), lo scorso novembre era stata stampato un componente sostitutivo per la stessa stampante 3D, realizzata dalla californiana Made In Space.

Le parti stampate in 3D sono state modellate col CAD da Made In Space che le ha poi trasmesse alla NASA in un formato compatibile con la stampante installata a bordo della ISS.

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