40 anni fa nasceva il primo sistema Macintosh, ecco com'era

Apple celebra il 40esimo compleanno del suo Macintosh. Era il 24 gennaio 1984 quando Steve Jobs presentò il primo modello del suo Mac, evoluzione dello storico Apple II datato 1977. Ecco la storia dell'iconico sistema.
40 anni fa nasceva il primo sistema Macintosh, ecco com'era

Apple festeggia il 40esimo compleanno del suo Macintosh. Era il 24 gennaio 1984 quando un 28enne Steve Jobs presentò il primo modello del suo Mac, un’evoluzione dello storico Apple II datato 1977. Il Macintosh 128K fu il primo computer immesso sul mercato a proporre, di default, un’interfaccia utente di tipo grafico e l’utilizzo del mouse.

Microsoft, infatti, annunciò la prima versione di Windows nel mese di novembre 1983 ma rilasciò ufficialmente la sua interfaccia (allora, più che un sistema operativo vero e proprio, era una semplice estensione di MS-DOS) solo due anni dopo, nel 1985.

Chi inventò il Macintosh e qual è la sua storia

Sebbene il pensiero corra subito a Jobs, figura che ha saputo guidare un colosso come Apple portandola oggi ad occuparsi, così come altre società leader dell’IT, di dispositivi mobili, software, device per la professione e lo svago, il padre del primo Macintosh è Jef Raskin, docente, programmatore ed esperto di interfacce uomo-macchina. Deceduto nel 2005, per lo stesso male che avrebbe stroncato Jobs sette anni più tardi, Raskin non nascose mai di essere stato colui che inventò il Macintosh e ne coniò il nome.

Inizialmente, quando Raskin (fu il 31esimo dipendente di Apple, assunto nel 1978) propose l’idea del Macintosh, Jobs non ne fu per nulla convinto. Anzi, ne osteggiò la realizzazione pensando che non avrebbe avuto mercato. Eppure, quando Jobs andò a visitare i laboratori della Xerox comprese che il mondo dell’informatica avrebbe ben presto fatto registrare grandi cambiamenti con il passaggio alle interfacce grafiche. Lo sguardo era insomma ormai puntato verso una platea di utenti potenzialmente immensa. I computer si preparavano per non essere più strumenti appannaggio delle grandi aziende e degli esperti ma oggetti davvero “personal”.

Apple lavorò quindi su due progetti: Lisa e Macintosh. Molte delle idee alla base del computer Apple Lisa, anch’esso dotato d’interfaccia grafica, furono derivate dal lavoro di Xerox. La vita di Lisa è breve: Apple non riuscì a convincere il mercato, con l’accantonamento del progetto che arrivò nel 1986. Parallelamente Jobs – esautorato delle sue precedenti funzioni nell’ambito del progetto Lisa – si occupò del Macintosh.

Come si presentava il primo Apple Macintosh

Il Macintosh 128K, presentato sul mercato esattamente quarant’anni fa, era contenuto in un case di colore beige di larghezza pari a 23 centimetri. Basato su un microprocessore Motorola 68000, il sistema era equipaggiato con 128 KB di memoria DRAM e usava un bus dati a 16 bit. Inizialmente commercializzato al costo di 2.495 dollari, Apple riuscì a vendere circa 70.000 esemplari del nuovo Macintosh in poco più di tre mesi. Tenendo conto dell’inflazione, il prezzo del Macintosh di allora equivale più o meno a circa 6.500 euro di oggi.

Il primo Mac della storia di Apple aveva tastiera, mouse e includeva una porta aggiuntiva sul retro per eventuali unità disco esterne. Disponeva anche di due porte seriali aggiuntive per collegare altre periferiche: stampanti, modem e così via.

È possibile provare il primo Macintosh della storia di Apple puntando il browser su Infinite Mac quindi cliccando su Run nel riquadro System 1.0 (1984). Tenete premuto il tasto sinistro del mouse per accedere alle varie voci del menu.

Lo storico spot pubblicitario

C’è uno spot pubblicitario che resta ancor’oggi nella memoria di molti: il primo messaggio promozionale del Macintosh apparve durante il Superbowl, negli USA, ed era frutto di una felice intuizione di Jobs aiutato da Steve Wozniak. Nella réclame, andata in onda per la prima volta il 22 gennaio 1984, si vedeva un’eroina senza nome che presentava l’arrivo del Macintosh come prodotto per liberarsi dal conformismo.

Battezzato “1984”, lo spot voleva essere un esplicito omaggio allo scrittore George Orwell che nel suo omonimo romanzo descriveva un futuro distopico ovvero una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista.

La promo pubblicitaria, alla quale lavorò niente meno che Ridley Scott in qualità di “regista” (aveva terminato di girare Blade Runner proprio l’anno prima) è ancora oggi considerata come una delle migliori di tutti i tempi.

Pubblichiamo, di seguito, lo storico spot:

Il benestare di Bill Gates, che indossava una maglietta con il logo Macintosh

Apple cercò di preparare per bene il terreno in vista del lancio del suo primo Macintosh. L’azienda pubblicò una serie di opuscoli dettagliati che mostravano come le persone avrebbero potuto utilizzare il nuovo computer per massimizzare la propria creatività, elaborare testi, giocare e altro ancora.

La brochure pubblicitarie della Mela contenevano anche citazioni e immagini di altri dirigenti di azienda che elogiavano il nuovo Macintosh. Tra i personaggi citati c’era anche il co-fondatore Microsoft e allora CEO dell’azienda Bill Gates. Come si può vedere in questa immagine, Gates lodava le innovazioni introdotte da Apple con il suo Macintosh, indossando persino una maglietta con il logo del prodotto. Alcuni anni dopo, nel 1997, Gates si adoperò per il salvataggio di Apple.

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