Fibra ottica Open Fiber nelle aree bianche: l'azienda condivida più informazioni

Con un'interrogazione parlamentare viene chiesto al Ministro Calenda di farsi parte attiva affinché Open Fiber chiarisca i suoi piani di copertura e risponda ai quesiti di quei sindaci che hanno manifestato preoccupazioni sui tempi e sulle modalità di intervento per le aree bianche (a fallimento di mercato).

Open Fiber ha comunicato di aver inaugurato i primi cantieri per la realizzazione della rete a banda ultralarga anche in aree a fallimento di mercato (altrimenti chiamate “aree bianche”) afferenti al secondo bando Infratel Italia.
Si tratta di piccoli comuni del Lazio e della Sicilia, ad oggi mai considerati dagli operatori di telecomunicazioni.

I primi comuni del secondo bando in cui saranno avviati i lavori sono San Vittore del Lazio, San Giorgio a Liri, Sant’Andrea del Garigliano, Torrice (tutti della appartenenti alla provincia di Frosinone); Trecastagni (Catania); Oliveri, Gallodoro, Torrenova e Terme Vigliatore (questi ultimi tutti situati in provincia di Messina).

Open Fiber, società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, parla ancora una volta di un “progetto d’enorme portata che sta prendendo progressivamente velocità e produrrà importanti risultati già nel corso di quest’anno“.


Va detto che fino ad oggi non sono moltissimi i cantieri aperti sull’intero territorio nazionale (eccezion fatta per le regioni Puglia, Calabria e Sardegna per le quali il bando è stato appena pubblicato: Terzo bando Infratel per coprire Puglia, Calabria e Sardegna con la banda ultralarga).
Stando ai dati recentemente diffusi da Infratel, i comuni dislocati nelle aree bianche (dove cioè nessun operatore ha mai fatto investimenti) già interessati dai lavori di copertura di Open Fiber sarebbero infatti appena 48, al 28 febbraio 2018.

Esaminando i fogli elettronici condivisi da Infratel, nella maggior parte dei casi veniva fatto riferimento a lungaggini dovute alla mancanza delle autorizzazioni necessarie a Open Fiber per l’avvio dei lavori (ne abbiamo parlato nell’articolo Copertura fibra ottica Infratel: ecco tutti i comuni d’Italia dove sono iniziati i lavori.


Il deputato Enrico Borghi ha presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda chiedendo l’organizzazione di un incontro tra i sindaci e il presidente di Open Fiber Franco Bassanini.

Borghi afferma di aver “ricevuto da molti sindaci le preoccupazioni sui tempi e sulle modalità di intervento di Open Fiber” e spiega che v’è la necessità “di conoscere i veri tempi, di stringerli, (…) di lavorare in fretta, anche per sapere chi attiverà quella nuova fibra ottica posata“.
Si punta quindi il dito su Open Fiber, chiamata a gestire circa 4 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture, esortando la società a offrire in maniera puntuale indicazioni sullo stato dei lavori, sulle previsioni di copertura e sugli eventuali impedimenti incontrati in ogni singolo comune oggetto del piano.

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