Modem libero: alcuni operatori di telecomunicazioni non si sono ancora adeguati

AGCOM conferma che alcuni provider Internet italiani non si sono ancora adeguati alle disposizioni in materia di modem libero non condividendo tutti i parametri necessari per la corretta configurazione di altri device.

La battaglia condotta in tema di modem libero è stata più volte descritta come una vittoria dei consumatori, una leva utile per consentire agli utenti di scegliere in completa autonomia il dispositivo per l’accesso alla rete Internet, senza imposizioni da parte dei provider ed evitando l’applicazione di ulteriori costi.

La delibera AGCOM 348/18/CONS prevede che agli utenti venga riconosciuta piena facoltà di scegliere il terminale da utilizzare per la connessione a Internet. Nel caso in cui l’abbonato scegliesse di adoperare apparecchiature acquistate in proprio, gli operatori di telecomunicazioni sono tenuti a fornire i parametri per l’utilizzo dei dispositivi acquistati dai clienti. Ne abbiamo parlato nell’articolo Modem libero: approvata la delibera AGCOM. Cosa cambia per gli utenti.

Diversi operatori di telecomunicazioni, però, non si sono ancora pienamente adeguati alla normativa vigente, ad esempio continuando a non fornire in modo chiaro e trasparente alcuni parametri per la corretta configurazione di modem router di terze parti. Tra i dati che più spesso non vengono forniti ci sono quelli per l’utilizzo del servizio VoIP talvolta previsto contrattualmente.


Lo ha certificato qualche giorno fa anche AGCOM che nella sua relazione annuale 2019: “ad oggi, dopo una iniziale resistenza da parte di alcuni tra i principali operatori di rete fissa, anche questi ultimi si stanno adeguando alla delibera, consentendo agli utenti la possibilità di scegliere la propria apparecchiatura terminale. In alcuni casi, vi è stato un ritardo nell’attuazione delle disposizioni previste, motivo per cui sono stati avviati procedimenti sanzionatori nei confronti di due operatori, tuttora in corso“.

AGCOM ricorda che essendo stata approvata in uno scenario di mercato in cui la maggior parte dei principali operatori imponeva agli utenti la propria apparecchiatura terminale, la delibera è intervenuta anche sui contratti in essere, con una specifica disposizione nei casi in cui tale apparecchiatura era fornita a titolo oneroso. “A fronte del ricorso al TAR del Lazio di un operatore, tale disposizione è attualmente sub iudice e, pertanto, ancora inattuata“, si precisa.

Inutile dire che la mancata condivisione dei dati per l’accesso alla rete Internet dei vari provider usando modem router alternativi è una pratica che danneggia tutti: gli utenti finali (che non possono ad esempio configurare con facilità dispositivi terminali dotati di funzionalità più evolute rispetto a quelli proposti dagli operatori) e buona parte del mercato networking.

La tedesca AVM è tra le aziende che si sono più strenuamente schierate in favore delle nuove disposizioni in materia di modem libero: Modem libero, anche Vodafone si adegua ma non rilascia i dati VoIP.

Nell’articolo Parametri VoIP TIM disponibili anche sull’app Telefono: ecco come recuperarli abbiamo presentato una procedura per accedere ai parametri utili per la configurazione del servizio VoIP usando altri modem router.

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