Open Fiber traccia il futuro degli operatori wholesale only e open access con gli altri membri

L'Alleanza Europea si è incontrata oggi a Londra: al meeting hanno partecipato anche i vertici di Open Fiber per parlare di futuro, dei rapporti con le istituzioni e con i competitor.

Esattamente un anno fa avevamo dato la notizia della formazione di un’importante alleanza strategica tra gli operatori di telecomunicazioni wholesale only e open access: Open Fiber e gli altri operatori wholesale only che si occupano di reti in fibra formano un’alleanza.

Quest’oggi Open Fiber ha preso parte a un nuovo incontro dell’Alleanza Europea per discutere della futura agenda delle istituzioni europee con l’obiettivo di promuovere investimenti sulle reti FTTH e una maggiore competizione sul mercato europeo.

Il meeting è stato ospitato dall’operatore londinese CityFibre e ha visto la partecipazione, oltre che dell’azienda compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, anche Deutsche Glasfaser (Germania), Gagnaveita Reykjavíkur (Islanda) e Siro (Irlanda).
L’Alleanza ha anche annunciato l’ingresso di un nuovo membro: l’operatore francese Covage, che punta a diventare il principale operatore infrastrutturale neutrale in Francia.
Il CEO di Covage, Pascal Rialland, ha dichiarato: “crediamo fortemente nell’importanza di condividere le migliori pratiche per accelerare lo sviluppo e la penetrazione delle reti FTTH nei nostri rispettivi Paesi“.

I membri dell’Alleanza si sono confrontati sulle modalità per aumentare gli sforzi per assicurare a cittadini e imprese connettività ultraveloce e a prova di futuro attraverso la condivisione delle migliori pratiche e la pianificazione di iniziative in vista dell’insediamento dei nuovi vertici delle istituzioni europee.

Tra le priorità individuate, l’Alleanza ha inserito la definizione di obiettivi di connettività più ambiziosi a livello europeo, la lotta contro le pubblicità che promuovono la “falsa fibra” e il comportamento anticompetitivo degli incumbent, la definizione di processi chiari e trasparenti per lo switch-off del rame e la migrazione dei clienti.

Partendo dai risultati positivi fin qui ottenuti e guardando agli obiettivi fissati dall’Unione Europea per ridurre il divario digitale, l’Alleanza punta a giocare un ruolo più attivo nella promozione di competizione e investimenti per lo sviluppo di reti FTTH in Europa. I primi risultati si sono già visti: L’Italia cresce più di tutta l’Europa nella diffusione di reti FTTH e FTTB, grazie a Open Fiber.

Open Fiber è comunque al momento protagonista di una serie di trattative che potrebbero culminare, forse, con l’acquisizione da parte di TIM: TIM e Open Fiber: sulla rete c’è un accordo in vista?.
Di recente il professor Maurizio Dècina aveva pubblicato un interessante studio incentrato sui possibili accordi tra TIM e Open Fiber: TIM e Open Fiber a confronto: scorporo e fusione convenienti per tutti.

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