Tornano gli store alternativi per gli utenti iOS: AltStore non usa neppure il jailbraking

Uno sviluppatore indipendente presenta un progetto opensource che potrebbe rivelarsi come una vera e propria spina nel fianco per Apple. Di che cosa si tratta e come funziona.

Com’è noto, diversamente da quanto accade su Android, iOS non consente l’installazione di applicazioni in modo manuale ma obbliga gli utenti a fare riferimento allo store di Apple.
In passato tanti utenti possessori di dispositivi Apple ricorrevano alla pratica del jailbreaking per avere la possibilità di eseguire sul sistema codice proveniente da fonti non ufficiali. Questo un nostro articolo del 2014 sul tema: Differenza jailbreak, root e sblocco sui dispositivi mobili.

Da sempre strenuamente contraria all’utilizzo del jailbreaking, Apple ha fatto di tutto per rendere questa pratica sempre più difficoltosa da attuare tanto che diversi store alternativi hanno via a via dovuto chiudere i battenti. Di recente, in seguito a una svista commessa dai tecnici Apple, per un breve tempo il jailbreaking era tornato fattibile: Jailbreaking dei dispositivi iOS: pubblicato un nuovo codice exploit a distanza di anni.

Riley Testut, uno sviluppatore di app per iOS che da anni si occupa di emulazione di videogiochi per cellulari, ha appena rilasciato un progetto che ha il potenziale per scuotere l’intero ecosistema iOS. Si chiama AltStore e si propone come un’alternativa all’App Store di Apple.
Viene garantito anche il supporto per l’emulatore Nintendo di Testut, chiamato Delta, che permette a chiunque abbia un iPhone o iPad di giocare a Super Mario e ad altri “classici”.

La principale peculiarità di AltStore è che non viene richiesto il jailbreak del dispositivo iOS. Inoltre, il codice alla base del funzionamento di AltStore viene pubblicato come progetto open source su GitHub (vedere la pagina ufficiale).

Ma come fa a funzionare AltStore se non viene usata la pratica del jailbreaking? Testut spiega che “la sua creatura” sfrutta tanti exploit e altri trucchi che la comunità di sviluppatori iOS ha individuato nel corso degli anni per aggirare le restrizioni di Apple.

Testut ha spiegato che per usare AltStore si deve installare un’app server (AltServer) su un sistema macOS o un PC Windows, collegare il dispositivo iOS e procedere con l’installazione manuale del software. Viene richiesto l’inserimento dell’Apple ID dell’utente insieme con una password specifica per l’applicazione, che può essere generata online dal portale di gestione dedicato della Mela.

AltStore utilizza anche la sincronizzazione Wi-Fi di iTunes per assicurare che l’app si aggiorni settimanalmente, per evitare che l’app venga rimossa forzosamente da Apple dopo 7 giorni, come accade per tutte le applicazioni che non sono installate tramite App Store.

Ovviamente Apple potrebbe modificare il comportamento tenuto dal sistema operativo e dalla sua piattaforma ma Testut è certo che le modifiche sarebbero talmente profonde da causare problemi ai normali sviluppatori. Per questo motivo la Mela potrebbe, almeno nel medio termine, ignorare AltStore.

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